Nichi Vendola sei anni fa ha avuto un figlio con il compagno Ed Testa. Tobia è nato grazie alla gestazione per altri negli Stati Uniti, in California. Chi è contrario alla pratica la definisce “utero in affitto”. L’ex parlamentare esponente della sinistra libertaria, già Presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra Ecologia e Libertà, è intervenuto sul dibattito esploso in concomitanza con la festa del Papà con un video su Instagram in cui spiegava che anche San Giuseppe non era il padre biologico di suo figlio. “Quando ho visto che si sporcava pure questa ricorrenza, pur di mettere alla gogna le famiglie arcobaleno, ho pensato di dire una cosa semplice: la patente di genitore te la conquisti con l’amore”, ha detto in un’intervista a La Stampa.

Il dibattito è esploso ieri. Dopo che il giorno prima si era tenuta a Milano la manifestazione contro lo stop alla registrazione dei figli delle coppie LGBTQ+ l’esponente di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, vice presidente della Camera, ha dichiarato: “Le coppie gay spacciano i loro bambini per figli”. Il giorno dopo la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha condannato la forma ma non il contenuto. “Spacciare evoca altre cose, magari il termine non è corretto, ma la verità è quella affermata da Rampelli: la nostra legge dice che per essere adottati ci vogliono un padre e una madre”, ha detto la ministra a Mezz’ora in più su Rai3.

Bufera dalle opposizioni. Per il segretario della Lega Matteo Salvini la maternità surrogata, che lui la definisce utero in affitto, “è qualcosa di obbrobrioso. Dovrebbe essere un reato internazionale perseguito penalmente”. Per Vendola Salvini è “l’immagine goliardica della disumanità al potere. Non ho nulla da dirgli”, la destra italiana è “sempre stata puro Medioevo” sui diritti civili. Convergenza con la nuova segretaria del Partito Democratico Elly Schlein sulle battaglie per le famiglie arcobaleno.

Nessuno direbbe che San Giuseppe, che è l’icona della paternità, è un genitore abusivo, perché non è il padre biologico di suo figlio. Chi usa le parole come un manganello si rivela per ciò che è: uno squadrista. Colpisce l’uso e l’abuso del richiamo alla fede per discriminare, denigrare le scelte più intime e delicate, ergere dei muri. Pervertono il cristianesimo, che è annuncio di amore, in fobia del diverso e nevrosi identitaria”, ha dichiarato nell’intervista al quotidiano torinese Vendola.

“Quando il genitore biologico viene negato e misconosciuto dallo Stato, pur essendo padre o madre a tutti gli effetti, lo si precipita in una condizione di indeterminatezza giuridica, con pregiudizio anche ai diritti dei figli. Il regolamento europeo sul diritto alla filiazione si occupa di salvaguardare il benessere e la vita dei bambini. Per questo mi sono riferito a Erode: il moralismo normativo e lo ‘Stato etico’ sono più pericolosi se prendono di mira i bambini”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.