Ha aspettato di salutare la Champions per annunciarlo, ma ora è ufficiale. Mbappé lascerà il Psg a fine stagione. Il sogno di conquistare la coppa dalle grande orecchie si è infranto anche quest’anno, contro il muro del Borussia Dortumund, per la settima volta da quando è sotto la Torre Eiffel.

L’annuncio è arrivato sui suoi profili social: “Volevo parlare a tutti. Ho sempre detto che avrei parlato al momento giusto. Volevo dire a tutti che questo è il mio ultimo anno al Psg. Non rinnoverò il mio contratto. Finirò la mia avventura tra poche settimane. Sono tante le emozioni, tanti anni in cui ho avuto la possibilità e il grande onore di far parte del più grande club di Francia, che mi hanno permesso di arrivare qui, di fare la mia prima esperienza in un club con tanta pressione e chiaramente per crescere, insieme ad alcuni dei più grandi campioni della storia sono cresciuto anche come persona, con tutta la gloria e gli errori che ho commesso. Ho avuto l’opportunità e l’immenso onore di far parte del più grande club di Francia”.

306 presenze e 255 gol al Psg, 7 campionati, 3 coppe di Francia, 2 coppe di Lega, e quattro Supercoppe. Mentre maturava in Ligue 1 si prendeva anche la Nazionale con una Coppa del Mondo a 19 anni, ed una Nations League nel 2021. “Il Psg è un club che non ti lascia indifferente, o lo ami o lo odi. Non ho rimpianti, è un club che ricorderò per tutta la vita. Non giocherò più qui ma continuerò a guardare tutte le partite. Ho cercato di dare il massimo, ringrazio la vita per tutte le emozioni che ho vissuto”. A mancare però è stata la Champions, quella che gli ha impedito di vincere il Pallone d’Oro. Domenica giocherà la sua ultima partita al Parco dei Principi, poi la direzione è certa. Madrid.

Soltanto due anni fa rinnovava a trenta milioni all’anno, più 130 alla firma, poi, ad ottobre la scelta di non esercitare, come da contratto, l’opzione per il prolungamento di un ulteriore stagione: “Innanzitutto voglio ringraziare tutti i compagni che ho avuto, tutti gli allenatori: Emery, Tuchel, Pochettino, Galtier e Luis Enrique. I direttori sportivi Leonardo e Luis Campos, per avermi sempre accompagnato. Grazie a tutti i soci del club che nessuno vede e che meritano il dovuto riconoscimento. So che lascio il club in ottime mani. È difficile, e non pensavo che sarebbe stato così complicato annunciare che avrei lasciato il mio Paese e la Ligue 1. Ma ho bisogno di una nuova sfida. So di non essere il giocatore più espansivo, ma ringrazio i tifosi per tutto l’amore che mi hanno dato per sette anni”.

Ad attenderlo una giornata di festa: “Adesso dobbiamo alzare l’ultimo trofeo”, l’ottava Ligue 1. “Ici c’est Paris, arrivederci”.

Redazione

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