Si riaccende lo scontro tra Turchia e Israele. O meglio, tra Recep Tayyip Erdogan e i membri del governo israeliano. Il presidente turco, infatti, in una dichiarazione ha attaccato frontalmente il premier Benjamin Netanyahu. “Affidiamo al nostro Signore una certa persona chiamata Netanyahu. Possa Dio distruggerlo e renderlo miserabile“, ha detto Erdogan, senza tanti giri di parole.

Erdogan attacca Netanyahu, la risposta di Israele

Una frase forte, sguaiata e che racchiude il clima che si respira tra gli attori più o meno interessati dal conflitto in Medio Oriente. A rispondere a Erdogan, lato israeliano, ci ha pensato il ministro degli esteri Israel Katz che ha prontamente convocato il vice ambasciatore turco per “un severo rimprovero” dopo le parole del presidente. Katz si è poi rivolto direttamente a Erdogan: “Tu che sostieni i bruciatori di bambini, gli assassini, gli stupratori e i mutilatori dei corpi dei criminali di Hamas, sei l’ultimo che può parlare di Dio”. “Non c’è Dio che ascolterà coloro che sostengono le atrocità e i crimini contro l’umanità commessi dai vostri barbari amici di Hamas. Stai zitto e vergognati!” ha aggiunto il ministro israeliano.

Gaza, Netanyahu incontra Blinken

Nel frattempo, proprio il premier israeliano Netanyahu ha incontrato il segretario di Stato americano Antony Blinken per discutere della situazione del conflitto a Gaza. A renderlo noto un comunicato ufficiale. Dopo il faccia a faccia con il primo ministro, il diplomatico degli Stati Uniti vedrà anche il Gabinetto di Guerra.

Italia e Turchia, i ministri a confronto

L’azione diplomatica continua su più fronti e con più canali. Ieri sera, infatti, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha visto l’omologo turco Hakan Fidan. In un post sul social X, ex Twitter, il ministro italiano ha descritto i punti sul tavolo che hanno compreso anche lo stato delle relazioni tra Ankara e Roma: “Con il ministro turco Hakan Fidan abbiamo fatto il punto su come continuare a ricercare la pace in Ucraina ed a Gaza. Il governo è al lavoro con Ankara per una intesa bilaterale che rafforzi la cooperazione Italia-Turchia sulle migrazioni e contro i trafficanti di esseri umani”.

Redazione

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