Le avrebbero fatto credere di parlare con un politico africano e nel corso della telefonata Giorgia Meloni ha ammesso che i suoi colleghi europei sarebbero stanchi della guerra in Ucraina, sottolineando che “forse siamo vicini al momento in cui tutti capiranno che serve una via d’uscita, accettabile per entrambi e rispettosa del diritto internazionale”. E’ diventato virale sui social (al momento soprattutto all’estero) lo scherzo dei comici russi Vladimir Kuznetsov e Aleksei Stoliarov, meglio conosciuti come Vovan e Lexus, alla presidente del Consiglio italiana.

Non è la prima volta che la coppia, considerata vicino ai servizi di intelligence del Cremlino, si spaccia per alti funzionari, politici e diplomatici di Paesi del mondo nelle telefonate che fanno ai principali leader politici europei e non solo. In passato hanno già “colpito” il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen, e l’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger ma anche Boris Johnson a Recep Tayyip Erdogan, J.K.Rowling ed Elton John.

Scherzo a Meloni, la premier: “Macron non mi risponde al telefono”

Questa volta a cadere nella trappola di Vovan e Lexus è Giorgia Meloni che nel corso della conversazione avrebbe parlato, in inglese, del piano Mattei per l’Africa oltre che dalla situazione caldissima nel Sahel e del tema migrazioni con l’Italia che sarebbe stata lasciata sola dall’Europa (“è impossibile affrontare il dossier senza il coinvolgimento di Unione Europea e Onu”) e con Macron che non risponde alle sua chiamate. Tornando all’Ucraina, Meloni avrebbe spiegato che con la controffensiva di Kiev non è cambiato nulla e per trovare una via d’uscita lei stessa avrebbe delle idee ma bisogna aspettare “il momento giusto” per esporle. “L’Ucraina- spiega – non ha avuto il successo che ci si aspettava in primavera. La controffensiva dell’Ucraina forse non sta andando come si aspettavano. Sta procedendo, ma non ha cambiato il destino del conflitto. Quindi tutti comprendono che (il conflitto) potrebbe potrebbe durare molti anni se non proviamo a trovare delle soluzioni. Il problema è quale sia la soluzione accettabile senza aprire altri conflitti”.

Scherzo telefonico a Meloni, l’ammissione di palazzo Chigi: “Rammarico per telefonata impostore”

“L’Ufficio del Consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il presidente Meloni”. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi, nella quale si spiega che l’episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore dal presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu tra il 19 e il 21 settembre.

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