Ancora minacce ai rappresentanti delle istituzioni italiane. Questa volta a finire nel mirino dei no vax è il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, capodelegazione del M5S al governo, che ha ricevuto in serata una busta contenente della polvere bianca e messaggi intimidatori. La busta è stata fatta recapitare al ministero delle Politiche Agricole. Dal dicastero smentiscono tuttavia la notizia, circolata sul web, di un’esplosione all’interno della sede di via Venti settembre. E assicurano che, pertanto, non c’è alcun ferito.

Viene confermato invece la presenza nella busta con minacce di morte, ”con messaggi riconducibili nei contenuti a istanze no-vax, e una sostanza non identificata che prevede una analisi dei vigili del fuoco”.

Come rende noto il Mipaaf, la busta è stata aperta dalla segreteria del ministro. Nella lettera ci sono riferimenti e frasi contro le vaccinazioni seguite da “c’è una sorpresa per te”, allusiva a una sostanza non identificata trovata nella busta su cui verranno effettuati i dovuti accertamenti. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri della compagnia Centro.

Numerosi i messaggi di solidarietà arrivati a Patuanelli da diversi esponenti politici e membri di governo. Per Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, bisogna “colpire gli autori delle vigliacche intimidazioni”, mentre per il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le riforme, Federico D’Incà, “questo clima d’odio non è tollerabile”.

Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, affida a Facebook le parole di solidarietà nei confronti del compagno di partito, condannando fermamente “ogni forma di minaccia o violenza”. “Sono certo che andrà avanti nel suo impegno quotidiano”, ha affermato il presidente della Camera Roberto Fico nell’esprimere solidarietà al ministro Patuanelli.

Negli scorsi mesi sono stati inviati diversi messaggi offensivi e intimidatori al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente della Regione Veneto Zaia da parte della galassia negazionista, no-vax e indipendentista per le loro posizioni a favore dei vaccini e in relazione alle misure introdotte per contrastare il diffondersi del Covid-19. Dalla campagna d’odio, veicolata sul web anche attraverso insulti e minacce, non sono stati risparmiati nei mesi della pandemi il presidente del Consiglio Mario Draghi e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il lavoro della Digos e polizia postale ha permesso di individuare, nella maggior parte dei casi, gli autori del vile gesto.