La professoressa Annamaria Mantile, docente scomparsa a 62 anni lo scorso 2 marzo a Napoli, come si sospettava non è deceduta per le conseguenze della vaccinazione, ricevuta quattro giorni prima al Vaccine Center della Mostra D’Oltremare.

La morte della prof. Mantile aveva colpito il quartiere Vomero, dove viveva e insegnava inglese all’Istituto Comprensivo Pavese. Un decesso che aveva fatto discutere e ‘alzare la testa’ ad un vasto universo di no-vax che avevano collegato la sua improvvisa scomparsa alla somministrazione del vaccino avvenuta pochi giorni prima.

Già in un primo momento non erano state riscontrate correlazione tra i due eventi, ma l’inchiesta aperta dopo la denuncia dei familiari ha chiarito ogni ulteriore dubbio. Come scrive Il Mattino, la tragica scomparsa è stata causata da un infarto intestinale improvviso mentre la professoressa era nella sua abitazione, seguito ad un prolungato stato di malessere accompagnato da vomito biliare e alimentare.

Questo il risultato dell’autopsia, che ha escluso quindi qualsiasi correlazione col vaccino AstraZeneca, svolta presso la sala settoria giudiziaria dell’ospedale di Giugliano. A svolgere l’esame un collegio di periti nominati dalla Procura di Napoli dopo la denuncia sporta dai familiari della donna.

Fatale per la professoressa Mantile, secondo quanto emerso dall’esame svolto dal collegio formato da Pietro Tarsitano, direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina legale dell’azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, Antonio Perna, anatomo e istopatologo, Francesco Diurno, rianimatore nonché cardiologo e Giuseppe Morelli, Infettivologo dirigente dell’azienda ospedaliera dei Colli, è stato lo shock emorragico e arresto cardiocircolatorio conseguente una “ernia strozzata”.

Nei giorni scorsi, di fatto come passaggio obbligato, due medici che aveva contattato Mantile sono stati iscritti nel registro degli indagati: si tratta del medico di base che è stato contattato dalla donna il sabato prima del decesso, e il cardiologo che ha visitato la donna il 2 marzo. Un passaggio a tutela degli stessi medici potenzialmente interessati a farsi rappresentare da un consulente durante l’esame autoptico.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.