Napoli si prepara alla grande vaccinazione di massa e arruola i luoghi della cultura come sedi vaccinali. Luoghi spaziosi e anche molto belli dove sono stati impiantati 21 box vaccinali per un totale possibile di 3800 vaccinati al giorno in più oltre i 4.500 già possibili nei 15 box della Mostra d’Oltremare. Un nuovo triplo hub vaccinale a Napoli, con nuovi punti costruiti dall’Asl Napoli 1 alla Fagianeria nel Bosco di Capodimonte, nel Museo Madre e alla Stazione Marittima.

I nuovi centri sono quasi pronti e dovrebbero partire con le attività la settimana prossima. Alla Fagianeria si parte giovedì della prossima settimana, alla Stazione Marittima si ultimano i ritocchi, mentre al Madre è tutto pronto, comprese le opere d’arte scelte ad hoc per la zona dedicata ai vaccini.

FAGIANERIA A CAPODIMONTE – Pochi conoscono questa struttura immersa nel verde del Bosco di Capodimonte. Vi si accede dal lato di Porta Miano, poi una bella passeggiata conduce alla Fagianeria, un tempo ricovero dei fagiani del re oggi nuovo centro vaccinale della città di Napoli. “Qui verranno – spiega Marco Papa, direttore della programmazione aziendale e del coordinamento vaccinale dell’Asl Napoli 1 – sette box vaccinali che possono arrivare a circa 1300 vaccinati al giorno. Come in tutti gli hub qui ci sarà un medico e un infermiere per ogni box. Si entrerà da Porta Miano dove c’è un ampio parcheggio esterno e stiamo organizzando una navetta per raggiungere la Fagianeria per chi non vuole fare una passeggiata nel bosco”.

La Fagianeria è un edificio storico, che era stato completamente ristrutturato e per il quale si stava immaginando, prima del covid, un futuro espositivo o di ristorazione. Ora è dedicata ai vaccini mentre tutto il bosco è chiuso, come il Museo di Capodimonte, in zona rossa. Ma il vaccino potrà essere anche l’occasione per visitare un luogo bello e poco conosciuto e godere del bellissimo panorama sul Bosco. Un altro modo ancora per avvicinare le persone ai luoghi d’arte. “La convocazione negli hub sarà su base territoriale”, spiega Papa, e quindi in questa struttura ci saranno anche i grandi quartieri della periferia come Scampia e Secondigliano. In programma c’è che a chi si recherà lì per fare il vaccino ci saranno dei biglietti scontati per il Museo. Così aumenterà la voglia di vederlo una volta che potrà riaprire.

MUSEO MADRE – È tutto pronto per partire al Museo Madre, il museo d’arte contemporanea nel cuore della città. L’hub con i box è stato allestito nel primo salone all’ingresso: 4 box per un massimo di 700 vaccinati al giorno. “Abbiamo anche voluto porre – spiega la presidente del Museo Angela Teccedei piccoli segni di un museo di arte contemporanea, con le fotografie del nostro Mimmo Jodice, di Luciano Romano, Sergio Fermariello, dei piccoli segni per invitare le persone a capire questo luogo. Speriamo che il centro vaccinale potrà convivere con il Museo che magari può riaprire ad aprile, e che le persone possano venire qui per la dose e avere anche dei biglietti scontati. Il vaccino è la nostra arma per il futuro, la cultura è una risorsa e anch’essa arma per il futuro, c’è quasi una sinonimia tra le due cose”.

STAZIONE MARITTIMA – Di fronte a Piazza Municipio c’è il terzo hub praticamente pronto, quello alla Stazione Marittima, che da ingresso cittadino per centinaia di migliaia di crocieristi l’anno, diventa centro con dieci box per 1800 vaccinazioni al giorno. Dall’Asl sono fiduciosi che il piano procederà a tambur battente.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.