Si apre oggi il processo a Napoli davanti al gup Umberto Lucarelli che vede imputato un 17enne per la morte di Giovanbattista Cutolo, Giogio’ per i familiari e gli amici, il musicista di 24 anni che suonava il corno nell’orchestra junor Scarlatti.

Cutolo è stato ucciso nella notte del 31 agosto scorso durante una lite in piazza Municipio nata da uno scooter parcheggiato male. A sparare il minore, cui un maggiorenne aveva fornito la pistola, poi fatta sparire dal gruppo di amici che era con loro.

All’esterno del tribunale per i Minorenni partenopeo una folla di amici e familiari supporta con un sit in e striscioni la madre Daniela e il padre Franco, assistiti dal loro avvocato Claudio Botti. Il minorenne, attraverso il suo legale, Davide Piccirillo, ha chiesto il rito abbreviato.

I funerali di Giovanbattista Cutolo: 6mila persone per l’ultimo saluto

Giogiò, che suonava nell’Orchestra Scarlatti Junior di Napoli (che si è esibita in studio a Domenica In), “faceva l’aiuto cuoco per arrotondare perché non voleva mai pesare su di me”.

Ai funerali le oltre 6mila persone presenti hanno dimostrato “chi fosse mio figlio: Giogiò ha avuto una Napoli che si è inginocchiata a lui nei suoi funerali, perché mio figlio, a parte il talento, aveva una radianza energetica talmente potente che quando gli stavi vicino ti curava, ti guariva.

Le parole strazianti della madre di Giogiò

“Ti rendi conto? Un metro e 85 di ragazzo mi è arrivato in una borsetta, in un’anfora. Tutti ci dobbiamo indignare”. Sono le parole di Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo – detto Gigiò – il musicista di 24 anni ucciso a Napoli lo scorso 31 agosto da un ragazzino di 16 anni a colpi d’arma da fuoco nel corso di una lite provocata dalla ‘paranza’ del baby pistolero.

 

Redazione

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