Dopo 33 anni il Napoli vince il suo terzo scudetto della storia e, poco dopo le 22,30 di giovedì 4 maggio (al triplice fischio di Udine dove il gol di Osimhen ha recuperato lo svantaggio iniziale dando agli azzurri quel punto che mancava per la matematica vittoria), scoppia la festa tanto attesa in città e non solo. Migliaia di persone in strada per celebrare il titolo di Campione d’Italia conquistato dalla squadra guidata da Luciano Spalletti con ben cinque giornata di anticipo.
Fuochi d’artificio e caroselli per tutta la notte con piazza del Plebiscito e il lungomare, così come i Quartieri Spagnoli, invasi da decine di migliaia di tifosi, in strada per la festa fino all’alba. Celebrazioni sono state registrate anche in diverse città italiane: da Milano a Torino passando anche per l’Emilia-Romagna.
“Grazie, grazie, grazie. Voi mi avete sempre detto: noi vogliamo vincere. E abbiamo vinto. Abbiamo vinto tutti insieme. Adesso domenica con la Fiorentina tutti qua per la grande festa. Grazie ancora a tutti quanti”. Così il presidente Aurelio De Laurentiis si è rivolto ai tifosi che allo stadio Maradona hanno assistito alla gara pareggiata a Udine. Dopo il ringraziamento del presidente, gioia ed emozione tra il pubblico sulle note di ‘Napule è’ di Pino Daniele. All’esterno dello stadio, non sono mancati i fuochi di artificio che hanno illuminato a giorno la città mentre per le strade caroselli di tifosi stanno festeggiando con fumogeni.
“Oggi è il coronamento di un’aspettativa che durava da 32 anni. Quando sono arrivato ho detto: ci vorranno dieci anni per arrivare in Europa. La promessa è stata mantenuta in anticipo. Poi altri dieci anni per vincere lo scudetto, e anche questo in anticipo. Adesso ci manca di rivincerlo, rivincerlo e rivincerlo. Poi ci manca la Champions” prosegue De Laurentiis. “Questa squadra si era in qualche modo appesantita di responsabilità, serviva una manciata di aria nuova e la capacità di andare in alto ma come gruppo, senza individualità che remassero come un freno”, aggiunge De Laurentiis, che poi conclude: “Il progetto non si ferma mai, per me è un punto di partenza non di arrivo. E si riparte con Spalletti“.
A Napoli, tuttavia, oltre alla festa tanto attesa sono state registrate, purtroppo, anche tragedie: come tra piazza Carlo III e piazza Volturno, nel centro di Napoli, dove un ragazzo di 26 anni è stato ucciso con più colpi d’arma da fuoco. Si tratta di Vincenzo Costanzo, residente nel quartiere di Ponticelli, periferia est della città. La dinamica è in via di ricostruzione da parte di carabinieri e polizia. Il 27enne, già noto alle forze dell’ordine, è arrivato in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli dove è morto poco dopo in seguito alle gravi ferite riportate.
OSPEDALE DANNEGGIATO – Ferite oltre a Costanzo, altre tre persone: le loro condizioni non sarebbero serie. Secondo una prima ricostruzione i quattro sarebbero stati feriti tutti nella stessa zona, non è ancora chiaro se durante i festeggiamenti o nel corso di un vero e proprio agguato.
Dopo la notizia del decesso di Costanzo, persone ritenute a lui vicine hanno danneggiato il pronto soccorso del Cardarelli.
All’ospedale dei Pellegrini, invece, è arrivata una donna di Portici di 26 anni ferita alla caviglia, verosimilmente da colpo d’arma da fuoco. Assistita dai medici è stata dimessa con dieci giorni di prognosi.
Dinamica simile anche all’ospedale Villa Betania di Ponticelli dove nella notte due giovani di 24 anni e 20 anni, residenti nella zona, sono stati feriti al gluteo destro da un proiettile (dimessi con 15 giorni di prognosi).
Sempre al Pellegrini un 49enne è stato medicato alla mano, forse per esplosione di petardo in zona San Carlo Arena.
AUTO TRAVOLGE PERSONE SUL MARCIAPIEDE: RAGAZZA DI 20 ANNI GRAVE- A Casoria, comune in provincia di Napoli, all’1,30 un’auto ha travolto quattro persone che stavano passeggiando sul marciapiede. L’incidente è avvenuto in via Pio XII. Per cause ancora in corso di accertamento un uomo a bordo di una Fiat Stilo impattava sul marciapiede adiacente il muro perimetrale esterno della caserma dei carabinieri investendo quattro persone.
L’uomo ha poi abbandonato l’auto per fuggire a piedi. Gli immediati accertamenti dei carabinieri che hanno analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza ha permesso di rintracciare il responsabile e di denunciarlo. Si tratta di un 43enne di Casoria.
I quattro feriti – di età compresa tra i 20 e i 31 anni – sono state trasferite negli ospedali Cardarelli di Napoli, San Giovanni di Dio di Frattamaggiore e Villa dei Fiori di Acerra. Dei 4 solo una ragazza di 20 anni si trova ancora ricoverata presso l’ospedale di Frattamaggiore in codice rosso con trauma cranico ed emorragia celebrale in pericolo per la vita.
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