Sabato alle 16 è organizzata in tutta Italia la prima protesta della Commissione DuPre (Dubbio e Precauzione), a Torino con Carlo Freccero e Ugo Mattei. Si sono organizzati sui canali Telegram come “Basta Dittatura” che coordina i movimenti spontanei contro il Super Green pass e l’immunizzazione obbligatoria. Già ieri la manifestazione di protesta che ha visto anche la partecipazione di Stefano Puzzer, si è svolta a Venezia per dieci ore. Ad organizzarla, ha detto oggi lo stesso Puzzer a Repubblica, è stato il professor Paolo Sceusa.

Ex magistrato in servizio tra Trieste e Trento, Sceusa collabora con la Scuola superiore di magistratura e con alcune università. Il suo progetto prevede una marcia a piedi da Venezia fino a Roma ed è stato annunciato subito dopo l’approvazione del decreto sul Super Green pass. Ma nella lista non c’è solo lui. Con un post sulla sua pagina Facebook – riporta Repubblica – ha pubblicato una locandina con la condanna a morte nell’ottobre del 1946 di Karl Brandt dal Tribunale di Norimberga per aver somministrato farmaci contro la volontà del soggetto e aver compiuto così un “crimine contro l’umanità”.

Sceusa non è solo, insieme a lui anche la vicequestora Nunzia Alessandra Schilirò che è tornata sul piede di guerra: “Ricordiamolo a tutti, soprattutto a coloro che si illudono di farla franca. Vi è una giustizia inesorabile che, per fortuna, non appartiene agli uomini, troppe volte indegni della vita concessa”, ha scritto.

Sulla chat Telegram Basta dittatura però arriva la locandina delle manifestazioni di piazza per sabato 8 gennaio, la giornata clou. A Roma la protesta andrà in scena a piazza del Popolo, a Milano a piazza Duomo, a Torino in piazza Castello e a Napoli in piazza Dante.

Tra loro non mancano gruppi eversivi e messaggi che incitano alla violenza. Repubblica racconta che in queste ore si sono moltiplicati. Con frasi tipo “O prendiamo le armi o non risolviamo niente”. L’intelligence ha lanciato da tempo l’allarme sui lupi solitari. E nelle ultime settimane, aggiunge il quotidiano, due eventi hanno fatto salire il livello di allarme.

Le indagini aperte sui gruppi No Vax italiani hanno documentato che molti di loro avevano a casa armi, tutorial per costruirne, e in alcuni casi qualche precedente nel mondo del crimine o dell’eversione. Tanto che il ministero dell’Interno promette nuove indagini in queste ore. Intanto però la situazione rischia un’escalation come il proiettile inviato all’immunologa Antonella Viola sotto scorta per questo motivo.

Riccardo Annibali

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