A Torino gli Stati Generali dei no vax e no pass che hanno dato vita alla “Commissione dubbio e precauzione”. Cinquantotto interventi in scaletta (ieri, 8 dicembre), come se il virus non esistesse, come se a quattrocento metri in linea d’aria dall’aula non ci fosse la terapia intensiva del più grande ospedale torinese che sta cominciando a riempirsi: “Il Covid era stato previsto da tempo, si tratta di una operazione a tavolino. E siccome l’industria farmaceutica era in crisi da decenni, ecco che spunta il vaccino”.

Tra i testimonial molti vip come i filosofi Massimo Cacciari (che poi non è intervenuto) e Giorgio Agamben (che in Senato ha citato Hilter), il giurista Ugo Mattei (presidente di questa commissione) e il giornalista Carlo Freccero. Il fronte scende in campo con una diretta Youtube sul canale degli studenti no green pass di Torino seguita da quasi 3 mila persone collegate temporaneamente che ha visto anche medici e magistrati parlare della pandemia, contestare la certificazione verde e fornire posizioni alternative al vaccino. Facebook è stato escluso dalle piattaforme possibili per lo streaming visto che il social network di Zuckerberg, secondo gli organizzatori, li avrebbe oscurati.

Presente anche Massimo Citro, dottore e cultore di medicine alternative,  autore di video e libri dove consiglia di curare il Covid con la vitamina C, convinto che la pandemia sia “la più grande farsa della storia” ha detto che con i vaccini “si sta facendo una sperimentazione mondiale, con molti pazienti che rischiano di finire nell’Ade”. Neppure il professor Ugo Mattei, padrone di casa, ex candidato sindaco, giurista, una volta teorico dei Beni comuni, l’ha interrotto.

Livio Giuliani, fisico, in collegamento ha detto: “Le squadre fasciste di Farinacci erano meno aggressive di quelle che cercano i non vaccinati casa per casa, perché si limitavano a usare solo l’olio di ricino”. O l’ormai celebre vice-questore Nunzia Alessandra Schilirò che denuncia: “Le televisioni non mi invitano più per paura delle mie idee”, e sostiene che ci stiamo avvicinando a un periodo “tipo” Impero Romano, “quando la maggioranza decise di mettere a morte Gesù preferendogli Barabba, e ricordo a tutti che Gesù è stato ucciso solo perché aveva manifestato il proprio pensiero”.

Arriva poi anche il turno dell’ex presidente di Pubblicità Progresso ed ex consigliere Rai Alberto Contri che ha incitato alla resistenza contro “la piovra” che gli ha addirittura cancellato un post su Linkedin. “Affinché una tirannia si regga, è necessario che il male organizzato non abbia una spiegazione razionale, ma sia imposto per decreto e realizzato da un manipolo di capetti e cortigiani, indottrinati alla bisogna sul da farsi” cita così le parole di Dietrich Bonhoeffer, teologo tedesco protagonista della resistenza al nazismo e impiccato su ordine diretto di Hitler.

Dallo stesso periodo storico prende spunto l’intervento del professore e filosofo Giorgio Agamben che paragona l’attuale governo ai dittatori Hitler o Stalin: “Davanti a noi non abbiamo avversari intellettualmente vivi. Sono dei morti. Una delle nostre difficoltà è quella di dover affrontare avversari spiritualmente inesistenti. Per questo servono azioni concrete. Durante il fascismo, chi si opponeva non organizzava solo convegni, ma passava all’azione” prosegue poi parlando dei “metodi infami, estremi e distruttivi, contro i quali non ha senso limitarsi a invocare i propri diritti”.

Freccero si è limitato a un intervento di pochi minuti, affermando di voler fare le cose in modo serio, per poi aggiungere che la neonata Commissione produrrà dati seri e concreti “perché ci sono carte inedite che spazzano via la propaganda del mainstream, documenti scientifici lasciati sepolti“. Il convegno è durato quasi dieci ore. Alla fine la denuncia fatta dagli organizzatori: “Per non meglio precisate ragioni l’algoritmo di Facebook ha deciso di rendere il convegno odierno invisibile ai suoi utenti. Una censura a dir poco allarmante”.

Riccardo Annibali

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