“Io sono anti ideologica. Vengo anch’io dalla storia rossa, sono nata nel 1987 ma ho una famiglia di tradizione di sinistra, il fratello di mio nonno era un partigiano e fu ucciso dai fascisti. Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944. Oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemico che non esiste. Sono dalla parte dei temi”.

Sono le parole dell’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, in un’intervista all’edizione di Firenze di Repubblica, che hanno ovviamente provocato un polverone politico. Una intervista a tutto campo dove la fedelissima di Matteo Salvini ha ribaditi il suo no al MES e rivela che non si dimetterà da europarlamentare dopo il caso simile che ha coinvolto la collega di partito Lucia Borgonzoni, candidata alle regionali in Emilia Romagna.

“Giani si è dimesso da presidente del Consiglio regionale? Anche lui dovrebbe allora. Io mi candido a governatrice, non all’opposizione. Se perdo torno nel ruolo per cui mi hanno eletta. La mia collega Bonafè manco si è messa in partita per tenersi la poltrona in Europa, io sì”, ha spiegato infatti la Ceccardi.

LE REAZIONI – Ovviamente le parole di Ceccardi hanno scatenato la bufera. Per il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni non c’è “nessuna sorpresa per le parole di Susanna Ceccardi sull’antifascismo. Ci ricordiamo bene i suoi post revisionisti sulla Resistenza, oppure la parata dei mezzi delle SS quando era sindaca di Cascina nei giorni della Liberazione”. “Si chiamano leghisti ma non passa giorno – prosegue l’esponente di Leu – che non imbarchino fascisti, nostalgici di Mussolini, e razzisti. Per lei certo che ‘non ha senso definirsi antifascista’. Ora va di moda tra di loro riempirsi la bocca di Berlinguer, di sinistra, di Pci per cercare di darsi una veste diversa, ma rimangono quello che sono – conclude Fratoianni – personaggi cinici che cercano di lucrare elettoralmente sulle paure della gente, alimentare e diffondere odio e pregiudizi nei settori più deboli della società”.

“Per rinfrescare la memoria di Susanna Ceccardi, candidata Presidente della destra in Toscana, sono disponibile ad accompagnarla a Sant’Anna di Stazzema. Lei dice di non essere fascista o antifascista. I suoi amici di Casapound anche loro neutri?”, è invece il commento del capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci.

Avatar photo