La loro “colpa”? Essere arrivati vivi. Perché se fossero affogati, si sarebbero versate le solite lacrime di coccodrillo e poi la politica avrebbe tirato innanzi. E invece, per fortuna, quei 2mila esseri umani ce l’hanno fatta. In 24 ore a Lampedusa si sono registrati 20 sbarchi per un totale di 2.128 persone arrivate all’hotspot: domenica c’è stato un incontro tra la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese e il presidente del Consiglio Mario Draghi per la creazione di una cabina di regia che possa gestire la situazione. Nel tardo pomeriggio, la stessa Lamorgese ha chiamato poi Ylva Johansson, il commissario europeo per gli Affari Interni.

Quest’ultima ha ringraziato l’Italia e ne ha riconosciuto l’impegno sui flussi migratori. Johansson ha ribadito che l’Europa dovrebbe essere più solidale con il nostro Paese. Ma la titolare del Viminale ha replicato che il miglior gesto di solidarietà, soprattutto in vista dell’estate, sarebbe un meccanismo temporaneo su base volontaria di gestione dell’immigrazione tra gli Stati più grandi – Francia, Germania, Spagna e Portogallo in primis e altri Paesi che ci stanno – per il ricollocamento in attesa della definizione del patto su immigrazione e asilo. Il piano conterebbe già sulla disponibilità di Spagna, Francia, Portogallo. Ma questa volta Berlino potrebbe sfilarsi: in Germania ci sono le elezioni il 26 settembre.

Intanto, la Prefettura di Agrigento ha avviato il piano di trasferimenti per svuotare il centro di contrada Imbriacola. Ieri mattina in 200 hanno lasciato l’isola a bordo del traghetto di linea diretto a Porto Empedocle, per poi essere trasferiti in centri del Ragusano. Altri saranno invece trasferiti sulle navi quarantena: sulla nave Splendid andranno 312 persone, mentre si attende l’approdo della nave Azzurra con 600 posti disponibili. Poco prima della mezzanotte di ieri una motovedetta della Capitaneria ha soccorso un peschereccio con a bordo 352 persone, di varie nazionalità, a 9 miglia dalla costa. A ruota, un’altra motovedetta ha trasbordato, lasciando l’imbarcazione alla deriva, altri 87 uomini intercettati a 15 miglia. Alle 3:20 sono sbarcati 101 migranti, fra cui 10 donne e 3 bambini, soccorsi a 12 miglia. In contemporanea, sono arrivati altri 95, fra cui 3 donne e 5 bambini.

«Numeri molto alti, sono preoccupato, anche perché siamo ancora in emergenza Covid», ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello ai microfoni de L’Italia s’è Desta su Radio Cusano Campus. «Si parla del problema solo quando ci sono sbarchi, ma la questione è più ampia. Bisogna capire che non si può intervenire solo nel momento in cui si arriva, ma anche nel momento in cui si parte. Meloni parla di blocco navale? Dovrebbe fare la prova sul campo per capire che quello che dice non è attuabile, a meno che non si dica: chi si avvicina alle coste italiane sarà colpito e affondato…». «Almeno cinque persone, tra cui un bambino, sono annegate quando la loro barca si è capovolta, mentre i sopravvissuti sono stati portati a riva dai pescatori», scrive in un tweet Safa Msehli, portavoce dell’Oim. L’Organizzazione mondiale per le migrazioni con sede a Ginevra spiega che in totale solo nella giornata di domenica «più di 700 migranti sono stati intercettati al largo della Libia dalla Guardia costiera (libica)» e quindi riportati a riva.

In tutto questo c’è chi alza il tiro della polemica politica: «Sicuramente così non si può andare avanti – proclama il leader della Lega Matteo Salvini -. Volere è potere. Io venerdì sono a Catania in un’aula di tribunale per rispondere di quello che ho fatto e ne vado fiero». Salvini ha inoltre confermato di essersi confrontato con la ministra Lamorgese: «Con Lamorgese ci siamo messaggiati ieri (domenica, ndr) , però se si aspetta la solidarietà europea penso che andrà a finire come sui vaccini: il nulla – ha aggiunto -. Gli altri paesi non stanno aspettando l’Europa, ma stanno difendendo i loro territori per conto loro con pieno diritto. Il presidente Draghi dice che noi meritiamo rispetto e anche sul fronte dell’immigrazione meritiamo rispetto. Non possiamo invitare i turisti da mezzo mondo su un’isola che ogni giorno vede migliaia di sbarchi. Non è serio».

E poi annuncia: «Noi a Draghi porteremo i modelli degli altri paesi europei. Siccome giustamente si parla di un governo europeista e di quello che ci chiede l’Europa, chiederemo che l’Italia si comporti come si comporta la Spagna, la Grecia e la Francia. In nessun altro Paese ci sono i numeri, le dimensioni e i problemi che abbiamo in Italia». Grecia, ovvero i lager di Lesbo. Spagna, ovvero i disperati di Melilla bersagliati dal fuoco della polizia quando cercano di superare il muro. Francia, ovvero i respingimenti forzosi alla frontiera con l’Italia e quei corpi senza vita ritrovati nella neve. Se questa è umanità…

Avatar photo

Esperto di Medio Oriente e Islam segue da un quarto di secolo la politica estera italiana e in particolare tutte le vicende riguardanti il Medio Oriente.