Ancora aumenti. Secondo quanto rilevato da Bankitalia, in ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono saliti al 4,72%. A settembre erano stati registrati al 4,65%. A calare, ma solo lievemente, il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo: a settembre era al 10,52% mentre a ottobre è sceso al 10,46%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,92% (0,86 nel mese precedente).

I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,46 per cento (5,35 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,95 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,17 per cento.

I tassi di interesse sui mutui, famiglie italiane in difficoltà

Il 2023 è stato un anno shock per chi ha comprato casa, soprattutto con i mutui variabili, in Italia. Nell’indagine commissionata da Facile.It a Mup research e Norstat, infatti, è emersa tutta la difficoltà delle famiglie italiane nell’ultimo anno a gestire le spese per l’acquisto della casa. Quasi 200mila famiglie con un mutuo a tasso variabile non sono riuscite a rimborsare una o più rate durante l’anno. Se si considera un finanziamento medio, da gennaio del 2022 a oggi, le rate sono cresciute fino al 65% in più, con un aggravio complessivo di oltre 3.100 euro. E oltre a questi dati disastrosi, nell’indagine viene lanciato anche un altro allarme: la metà di chi ha un mutuo a tasso variabile ha dichiarato che potrebbe avere seri problemi con i pagamenti se le rate rimarranno a lungo su questi livelli.

“Aumento della rata di 113 euro al mese”

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato cosa comporti nel concreto per le tasche degli italiani l’aumento dei mutui. “Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un balzo dei tassi così consistente significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, cresce, rispetto a un anno fa, da 671 a 784 euro, con un rincaro pari a 113 euro al mese. Una stangata annua pari a 1.356 euro. Rispetto a due anni fa la rata passa da 571 a 784, con un incremento di 213 euro al mese, pari a 2556 euro all’anno” ha detto Dona.

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