Le stime preliminari dell’Istat inquadrano un ulteriore calo dell’inflazione a novembre. Scende allo 0,8%, come non si registrava dal marzo del 2021. A novembre frena anche il carrello della spesa.

Cala l’inflazione e il carrello della spesa

Inflazione allo 0,8% quindi nell’ultimo mese, con l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, che registra una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente. Il nuovo calo risente del favorevole andamento dei prezzi dei beni energetici, della dinamica di alcune tipologie di servizi e della nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari.

Infatti, frena nuovamente anche il carrello della spesa a novembre. Su base annua i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona hanno registrato un +5,8% (rispetto al +6,1% del mese precedente), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto passano da +5,6% a +4,8%. Sono tutti dati di Istat.

Le dichiarazioni di Fabio Panetta

“Il nuovo considerevole calo dell’inflazione dell’area dell’euro è una buona notizia” ha dichiarato il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, che ha commentato i dati di questa mattina sulla riduzione del 2,4% a novembre. Numeri possibili con l’azione restrittiva decisa dalla Banca Centrale europea nei mesi scorsi.

“È necessario procedere con cautela ne processo di normalizzazione del bilancio” della Bce. Sono state le parole del governatore della Banca d’Italia nel suo intervento all’evento del gruppo Bcc Iccrea. Panetta ha poi aggiunto che “dopo aver innalzato i tassi ufficiali a un livello che consentirà di riconquistare la stabilità dei prezzi, una brusca contrazione del bilancio, dopo quella già rapida dei mesi scorsi, avrebbe effetti restrittivi sull’economia che non sarebbero giustificati dalle prospettive dell’inflazione”.

Fabio Panetta ha poi parlato del quadro economico italiano attuale e del prossimo futuro: “Dopo la ripresa registrata all’indomani della pandemia, l’economia italiana è in una fase di ristagno, come del resto quella europea. Secondo le previsioni disponibili, l’attività produttiva dovrebbe accelerare nei prossimi mesi; nel 2024 la crescita rimarrebbe inferiore all’1 per cento”. “La priorità è ora scongiurare il rischio di tornare agli insoddisfacenti tassi di crescita degli ultimi due decenni, facendo leva sui segni di vitalità economica emersi sinora” ha aggiunto il governatore.

Redazione

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