OJ Simpson è un uomo libero. All’ex giocatore, campione di football americano, protagonista di uno dei casi di cronaca più efferati e mediatici del Novecento, è stata riconosciuta la buona condotta dalle autorità del Nevada. E quindi è stato scarcerato con tre mesi di anticipo. “Mr. Simpson ora è un uomo completamente libero”, ha dichiarato il suo avvocato Malcolm LaVergne.

Simpson era stato condannato nel 2008 per un furto di cimeli sportivi. La rapina nel 2007 a Las Vegas ai danni due collezionisti con altri cinque uomini, due dei quali armati. Simpson si era difeso, senza successo, dicendo di aver cercato di recuperare degli oggetti di valore che gli erano stati rubati dieci anni prima. Era finito prima in carcere e poi in libertà condizionata. È fuori dal regime cautelare dallo scorso primo dicembre. Ha scontato in tutto nove anni di prigione. L’ex campione oggi a 74 anni.

Il campione al momento ha declinato qualsiasi richiesta di intervista. Il suo legale non ha voluto rivelare nulla dei suoi piani, inclusa la scelta di restare o meno in Nevada. OJ Simpson è stato il protagonista del cosiddetto “processo del secolo”: il duplice omicidio dell’ex moglie Nicole Brown e dell’amico di lei Ronald Goldman.

Era il 17 giugno del 1994 quando l’emittente televisiva NBC interruppe la diretta della partita dei playoff di NBA tra New York Knicks e Houston Rockets per trasmettere l’inseguimento di Simpson da parte della polizia sull’autostrada Interstatale 405 di Los Angeles. Le immagini vennero riprese da una ventina di elicotteri. Lo sportivo viaggiava su una Ford Bronco bianca con l’ex compagno di squadra nei Buffalo Bills Al Cowlings.

Quattro giorni prima dell’inseguimento erano stati trovati i corpi, massacrati a coltellate, di Brown e Goldman a Brentwood, un lussuoso quartiere di Los Angeles. Simpson era stato denunciato in precedenza per violenza domestica dall’ex moglie ma all’inizio non fu formalmente accusato. Quando le accuse per duplice omicidio di primo grado, che contempla anche la condanna a morte, furono formulate si trovava a casa di Robert Kardashian, amico di Al Cowlings, e padre delle star dei social e della tv americana.

Era quindi partito in una fuga surreale, e ripresa in diretta, senza speranza per sfuggire al fermo. Il caso Simpson cominciò a gennaio del 1995 e finì con un’assoluzione. Simpson fu condannato da un tribunale civile a pagare 33 milioni di dollari per quei reati. La vicenda è stata raccontata in una stagione della serie tv, che ha riscosso un ottimo riscontro di critica e pubblico, Il caso O.J. Simpson trasmessa negli Stati Uniti sulla rete via cavo FX e in Italia sulla piattaforma streaming Netflix.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.