Faccia a faccia con l’orso sul balcone di casa. Nella notte tra il 30 e il 31 ottobre, un plantigrado è salito fino al primo piano di un’abitazione a Pescosolido, nel frusinate,  costringendo il proprietario a buttarsi dal balcone per evitare di essere aggredito. L’uomo sarebbe caduto avrebbe riportato escoriazioni e dolori all’anca.

A raccontare la vicenda è la coppia dei malcapitati coniugi, Annalisa Castagna e Claudio Parravano, che dopo aver chiesto aiuto ai carabinieri, hanno raccontato la loro storia sui social, ripresa dalla pagina Facebook “Sei di Pescosolido se”.

Secondo quanto raccontato dalla coppia, intorno a mezzanotte e mezza, i due hanno sentito dei rumori provenire dal balcone. “Incauti e incoscienti pensando a qualche malintenzionato – racconta la donna – siamo usciti con le luci dei telefonini. Io ho urlato praticamente in faccia all’orso: “chi c’è lì?”. E per risposta l’orso mi ha rugliato in faccia cercando di raggiungermi con una zampata. Alla debole luce del telefonino sono riuscita a contare tutti i denti che aveva in bocca più la lingua rossa“.

La donna ha quindi specificato che “con un salto all’indietro sono rientrata dalla portafinestra a quattro metri di distanza. Mio marito che si trovava nell’angolo alla mia destra vedendosi braccato poiché intanto l’orso aveva scavalcato, si è visto costretto a buttarsi di sotto“.

Una disavventura che poteva finire in tragedia. Fortunatamente, racconta la signora Castagna, il marito è sceso da un’altezza di tre metri. Ma, specifica, “la caduta è stata veramente brutta, ha dolori dappertutto, soprattutto all’anca e al bacino, ed escoriazioni su tutto il lato destro. Forse da intervento del 118. Dopodomani faremo accertamenti“.

E sull’orso Annalisa Castagna ha specificato che “sicuramente spaventato quanto e forse più di noi“, tanto da “lasciare feci sul terrazzo” prima di darsi alla fuga.

Concludendo il suo messaggio, la donna ha lanciato un appello agli abitanti del piccolo comune vicino Sora. “Ai nostri compaesani pescosolidani chiediamo di fare attenzione la notte – conclude la donna – perché probabilmente ha scelto Pescosolido per un tour notturno e non è detto che non ritorni. Ma soprattutto ci auguriamo che chi di dovere faccia in modo che l’orso ritorni nel suo habitat naturale, senza e prima che gli venga fatto del male“.

Pescosolido è un piccolo centro al confine con l’Abruzzo, nella zona di protezione del Parco Nazionale d’Abruzzo. Molto spesso gli orsi, che stanno diventando ormai una presenza fissa nei piccoli paesi della provincia di Frosinone, si spingono fuori dai boschi per cercare del cibo.

Redazione

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