Era stato arrestato per la morte di sua figlia, causata da overdose di fentanyl ed eroina. È morto anche lui, il padre, Daniel Auster, figlio del romanziere statunitense Paul Auster, scrittore letto e apprezzato in tutto il mondo, tra i più brillanti della sua generazione. Overdose la causa del decesso dell’uomo, 44 anni, ritrovato nella sua abitazione a New York. Secondo la polizia l’overdose è stata accidentale.

Daniel Auster era stato liberato su cauzione dopo l’arresto nei giorni di Pasqua. Rischiava l’incriminazione per omicidio colposo e negligenza criminale. La piccola Ruby, ancora neonata, appena dieci mesi di vita, era morta lo scorso ottobre mentre il padre le dormiva accanto, sotto gli effetti degli stupefacenti. L’avevano trovata nell’appartamento a Brooklyn cianotica, priva di sensi, stroncata dalla droga. La madre Zuzan Smith non si trovava in casa, era a lavoro.

Il padre aveva parlato di un incidente, che la piccola aveva ingerito la droga mentre lui dormiva. Il pubblico ministero aveva parlato di così tanta droga nel corpo della piccola che “avrebbe fatto perdere i sensi anche a un adulto”. Era il primo figlio dello scrittore Paul, avuto con la prima moglie, la scrittrice e traduttrice Lydia Davis – dalla seconda moglie Siri Hustvedt avrebbe avuto la figlia Sophie, cantautrice. Sempre definito un “ragazzo difficile”, molto emotivo, “fragile”, cresciuto nell’East Village. Avrebbe sofferto la mancanza del padre, divorziatosi dalla madre appena un anno dopo la sua nascita.

Architetto paesaggista, aveva avuto problemi di droga fin da adolescente. A 18 anni si trovava nell’appartamento dove venne ucciso uno spacciatore di droga: Andre Angel Melendez, colombiano, era stato ucciso a martellate, fatto a pezzi, parzialmente sciolto nell’acido e buttato nel fiume Hudson. Il “principe delle notti newyorkesi” Michael Alig, “il party monster”, venne condannato a 20 anni. Auster invece riuscì a strappare il patteggiamento: ammise di essere in quell’appartamento, fu accusato solo del furto di tremila dollari che Melendez aveva con sé. Fu condannato alla libertà vigilata. Venne arrestato nuovamente negli anni successivi per possesso di droga e piccoli furti.

“La perdita della figlia Ruby lo ha devastato. Gli effetti derivanti dall’uso di sostanze costituiscono un problema per molte famiglie e chiediamo alle persone di astenersi dai giudizi frettolosi su casi come questi”, aveva dichiarato dopo l’arresto al New York Times l’avvocato James Godfrey. Il legale aveva assicurato che il suo assistito stava cercando di disintossicarsi e che era capace di restare sobrio ultimamente. Per la polizia l’overdose sarebbe stata accidentale in quanto vicino al corpo sono state trovate tracce che fanno pensare a una dose simile a quelle che prendeva sempre. Paul Auster aveva messo il figlio Daniel, o una sua versione romanzata, nel romanzo La notte dell’oracolo. Lo aveva fatto recitare nel film Smoke, scritto e co-diretto da lui stesso, in cui interpretava un giovane ladro di libri.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.