Palloncini bianchi, striscioni, gigantografie, peluche e magliette con su stampato il volto della giovane vittima. Lacrime e disperazione ai funerali di Maya Gargiulo, la 15enne travolta mentre attraversava la strada insieme a un’amichetta, ricoverata in ospedale, nella notte tra venerdì e sabato scorso nei pressi di piazza Carlo III a Napoli. Nonostante il forte caldo, già dalle 10 di questa mattina decine di persone si sono ritrovate all’esterno della parrocchia Nuova Signora di Lourdes di via Calata Capodichino, zona dove viveva Maya.
La cerimonia funebre è iniziata poco dopo le 10.30 e all’interno della chiesa l’accesso, nel rispetto delle norme anti-coronavirus, era riservato solo ai familiari e agli amici più intimi della 15enne. All’esterno, col passare dei minuti, la folla di persone è diventata sempre più consistente tanto da portare la polizia municipale a chiudere, temporaneamente, il traffico veicolare. La maggioranza indossava la mascherina e ha vissuto in modo composto e rispettoso il dolore di una giovane vita volata via troppo presto.
“E’ giunta l’ora di salutarsi, non è facile dirsi addio ma dobbiamo farlo. Maya vive in noi” si legge su uno dei due striscioni esposti, insieme a due grandi gigantografie, dagli amici di Maya poco prima dell’uscita della bara bianca, accolta da un lungo applauso e da decine di palloncini bianchi volati in cielo. In tanti si sono stretti intorno al dolore della madre e del fratello della 15enne per poi accompagnare, per un breve tratto, il percorso del carro funebre.
L’AMICA NON SA DELLA MORTE DI MAYA – La 14enne ricoverata all’ospedale Cardarelli di Napoli in seguito alla frattura del femore ed ad altre sarà operata nei prossimi giorni. I medici stanno aspettando prima la stabilizzazione dei valori clinici per poi procedere chirurgicamente. E’ ancora sotto choc per quanto accaduto e, al momento, non sa che Maya, la sua amica, non c’è più.
NEGATIVO AI TEST – E’ risultato negativo sia agli esami alcolemici che tossicologici il 21enne ha investito e ucciso Maya Gargiulo. Questo l’esito degli esami sul ragazzo, residente a Chiaiano e indagato per omicidio stradale e lesioni, che si trovava alla guida di una Smart Forfour insieme alla sua fidanzata, anche lei 21enne. Dagli accertamenti effettuati sul cellulare del giovane, è emerso che il telefonino in suo possesso non era in uso quando si è verificato il drammatico incidente. Un impatto drammatico che sarebbe stato provocato dalla velocità sostenuta della vettura.
LE INDAGINI – Proseguono gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente. Il 21enne viaggiava a velocità sostenuta ma non è stato ancora possibile calcolarla. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza sono state visionate nelle scorse ore dagli agenti della sezione Infortunistica che procedono nelle indagini coordinate dalla procura di Napoli. Informazioni utili arriveranno anche dalla ‘scatola nera’ presente all’interno della Smart Forfour.
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