Marcello Dell’Utri tornerà in libertà domani, martedì 3 dicembre. L’ex senatore di Forza Italia finirà nelle prossime ore di scontare la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Dal luglio del 2018 era agli arresti domiciliari per motivi di salute, dopo una detenzione in regime di alta sicurezza nel carcere di Parma prima e Rebibbia poi.

Ha goduto della liberazione anticipata prevista dalla legge e da domani potrà lasciare la sua abitazione di Milano. Gli restano i due anni di sorveglianza speciale decisi nella sentenza di condanna e il conseguente obbligo di firma alla polizia. Dell’Utri entrò in carcere nel maggio del 2014 dopo una breve fuga in Libano alla viglia della pronuncia della Cassazione che ha reso definitiva la sua condanna. Venne così estradato in Italia e trasferito in carcere.

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Oggi l’ex braccio destro di Berlusconi è imputato nel processo d’Appello sulla trattativa Stato-Mafia dopo la condanna a 12 anni in primo grado. Nell’udienza dell’11 novembre scorso nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo, il leader di Forza Italia, citato come teste assistito dalla difesa di Dell’Utri, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ex senatore è sotto processo anche a Napoli e Milano per la sottrazione di centinaia di libri antichi.

“Finalmente un Natale di libertà per l’amico Dell’Utri, finisce la detenzione domiciliare, e anche se difficilmente si potranno sanare certe ferite nell’animo potrò finalmente abbracciare un amico vero. Una persona seria e un grande uomo di cultura che ha dovuto sopportare il peso del giustizialismo nonostante l’età e la sua salute rispetto a cui il mondo politico è rimasto impassibile per troppo tempo”. Lo dichiara in una nota l’ex deputato di Napoli Amedeo Laboccetta.

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