Una Ong europea, con sede a Berlino (si chiama “Centro europeo per i diritti umani e costituzionali”) ha denunciato gli ex ministri di diversi paesi europei, ma soprattutto italiani, alla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità.
L’accusa è di avere favorito il respingimento di migranti in fuga dai lager libici e di avere restituito queste persone alla guardia costiera libica. E anche di avere finanziato e favorito la guardia costiera libica e quindi anche i campi di concentramento dove i fuggitivi vengono maltrattati, spesso torturati, talvolta uccisi.
Tra gli ex ministri denunciati ci sono Marco Minniti, Matteo Salvini e Federica Mogherini. La Ong sostiene di disporre di montagne di prove e di poter dimostrare che le autorità europee hanno favorito in molti modi l’opera sistematica dei militari libici. C’è molto da discutere sullo strumento scelto dalla Ong. La denuncia penale, la richiesta ai magistrati di sostituirsi alla politica è sempre una scelta perdente. Il problema però è sul tappeto – è evidente – e la Ong ha fatto molto bene a sollevarlo.
Possibile che non esista una via politica alla rivolta contro i comportamenti delle autorità europee di vera e propria vessazione nei confronti dei migranti? Possibile che né nei partiti di destra né in quelli di sinistra esploda l’indignazione, e si costringa il potere a cambiare i propri orientamenti e a rientrare nel recinto della civiltà, abbandonato da molti anni?