E’ atterrato su Marte il rover della Nasa Perseverance. Si tratta del quinto rover, la sonda più sofisticata, che l’azienda spaziale americana ha fatto arrivare sul Pianeta Rosso, come riporta la Cnn. Il compito di Perseverance sarà quello di raccogliere dati e di cercare tracce di vita nel cratere Jezero che circa 3,9 miliardi di anni fa conteneva un lago.

“Ciao mondo. Il mio primo sguardo sulla casa che abiterò per sempre”, si legge nel messaggio su Twitter pubblicato sul profilo del rover della Nasa. Un altro tweet, dopo pochi minuti: “Safe on Mars”.

 


C’è anche un po’ di Italia in questo progetto: i dati inviati da Perseverance nella fase di atterraggio sono stati monitorati anche dal Sardinia Deep Space Antenna (Sdsa), l’unità scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana, situata nella località di San Basilio, in provincia di Cagliari. I segnali sono stati ricevuti grazie al Sardinia Radio Telescope (Srt) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Durante la discesa del lander, nel corso dei cosiddetti sette minuti di terrore – il tempo che intercorre tra l’entrata in atmosfera e il touchdown – i dati sono stati correttamente registrati dall’antenna, come riporta Lapresse.

E ancora. “Cercheremo tracce di vita su Marte e il rover Perseverance sarà capace di cercare queste ‘tracce’. Il mio ruolo sarà aiutare nell’interpretazione dei dati degli strumenti a bordo del rover e di comprendere se ci sono i ‘segnali’ di vita”, ha detto la ricercatrice napoletana Teresa Fornaro dell’Inaf di Firenze, una dei tredici “Mars 2020 participating scientists” nel mondo. Fornaro ha commentato in diretta su RaiNews24 l’ammartaggio del rover e ha spiegato: “é molto plausibile che si siano sviluppate forme di vita unicellulari su Marte come avvenuto, durante lo stesso periodo, sulla Terra. Non ci aspettiamo che queste forme di vita si siano evolute come accaduto sulla Terra perché Marte si è rapidamente spento e la radiazione ha spazzato via tutto”.

Sulla pagina della NASA l’esultanza di scienziati e ricercatori al momento dell’ammartaggio.

 

Antonio Lamorte

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