L'affaire Moro
Persichetti perquisito per il caso Moro, colpirne uno per educarne cento?
Varie sono le ipotesi sottostanti alle perquisizioni fatte nei confronti di Paolo Persichetti. Quella che a noi sembra probabile si fonda sul motto, ben conosciuto alcuni anni fa, ‘colpirne uno per educarne cento’. Siccome non è affatto vero che gli archivi sono stati resi integralmente pubblici ma esistono numerosi vincoli, tant’è che qualche tempo fa Carlo Giovanardi è stato minacciato dal dottor Vecchione allora capo del Dis, probabilmente Persichetti ha messo le mani, neanche consapevolmente, su uno di questi testi che non devono essere letti e resi pubblici.
Di qui i provvedimenti di perquisizione che valgono per Persichetti, ma come minaccia e ammonimento a quei ricercatori troppi curiosi. Gli archivi non sono stati resi pubblici in modo integrale e vengono gestiti arbitrariamente dalla Presidenza del Consiglio, dagli Uffici delle Camere o addirittura da singoli magistrati, a seconda delle questioni in ballo. Per esempio guai a chi si avvicina a documenti su Ustica e sulla strage di Bologna che possano contraddire alcune delle tesi che devono prevalere secondo una precisa tendenza della magistratura e di una parte della sinistra, quella più dogmatica e settaria.
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