I più quotati sono Teresa Ciabatti (che ci riprova con Sembrava bellezza, Mondadori, dopo un clamoroso secondo posto nel 2017), Giulio Mozzi (Le ripetizioni, Marsilio), Donatella Di Pietrantonio (Borgo Sud, Einaudi) e Emanuele Trevi (Due vite, Neri Pozza). Anche lui ha alle spalle un secondo posto, quando nel 2012 vinse Alessandro Piperno. Trevi ci riprova con un libro fantastico, la storia della sua amicizia con altri due scrittori, Rocco Carbone e Pia Pera. Un libro intenso, colto, ma “leggero”, anche se parla di due persone scomparse.

In questi anni Trevi si è specializzato nel racconto delle vite altrui, un po’ come fa Emmanuel Carrère. Ma rispetto allo scrittore francese lo fa con un bagaglio di erudizione che fa spavento. Ogni fatto biografico diventa meditazione sulla letteratura e attraverso la letteratura sulla vita. Bellissimo anche Sogni e favole in cui fa riscoprire la figura di Metastasio e in cui ci racconta la grande poeta Amelia Rosselli. Due vite è un po’ la vetta di questo percorso iniziato con il libro dedicato a Laura Betti: Trevi trova qui una lingua cristallina, toccante, essenziale, come se avesse cesellato i ricordi, le emozioni. Un libro di amore per due scrittori e per la letteratura come balsamo: le pagine più belle del libro sono quelle in cui invita tutti a scrivere per ritrovare le persone scomparse, Tra gli outsider segnaliamo la giovane Giulia Caminito e il suo L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani): una scrittrice con un futuro davanti.

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