Ha raggiunto oltre mezzo milione di persone in soli quattro giorni la campagna social dell’Unione camere penali italiane contro il provvedimento della nuova prescrizione che entrerà in vigore dal primo gennaio. I post con vignette e “meme” che sintetizzano gli effetti pratici della nuova legge hanno fatto il giro delle pagine Facebook e Instagram ricevendo l’endorsement di migliaia di persone. Il verdetto è chiaro: dall’analisi delle interazioni dei social media il rapporto tra chi si schiera contro la nuova legge è di sei volte superiore rispetto a chi invece la approva, e il tema si dimostra caldo tanto che un like non basta a esprimere il dissenso. Sono migliaia le persone che hanno lasciato commenti contrari alla nuova legge giudicata iniqua e troppo garantista nei confronti dello Stato, a discapito delle vittime e degli imputati che diventano automaticamente colpevoli “fino a prova contraria”, l’esatto ribaltamento di quanto dice la legge. Lo dice Michele R., che in commento a un post scrive: «Adesso tutti noi siamo passibili di processo eterno, il bello è che qualcuno è pure contento. Beata ignoranza», e lo sottolinea anche Pierfrancesco C.: «Mi dici che impatto rieducativo ha una pena da scontare venticinque anni dopo i fatti? E che giustizia sarebbe tenere un cittadino imputato a vita, senza prescrizione, praticamente ostaggio della magistratura?».

C’è poi chi non nasconde di aver passato dei guai pur essendo innocente, e porta la sua testimonianza in risposta a chi invece sostiene la nuova legge: «Sei mai stato accusato ingiustamente di un reato, senza averlo mai commesso? Credi che sia così difficile? A me carpirono l’identitàper fare delle truffe a parroci dell’Alto Adige. Un cliente mi ha accusato di appropriazione indebita per coprire i suoi mancati versamenti delle tasse», scrive Dani P. Chiude la discussione Salvatore M.: «Colpevoli o innocenti non si può tenere sotto processo una persona a vita, piuttosto che prolungare la prescrizione sarebbe meglio
definire la durata dei processi, perché non mi dite che dopo due o tre anni di indagine non si può definire se una persona è colpevole o innocente». Su Twitter interviene Giancarlo L.: «La cancellazione della prescrizione è il punto più basso a cui ci sta portando il populismo – scrive – corrisponde all’idea che chiunque è colpevole, basta avere abbastanza tempo per dimostrarlo e anche un innocente è solo un colpevole processato male e quindi va riprocessato fino alla Verità». Oltre ai post, condivisi e commentati centinaia di volte, ci sono anche i commenti a riscuotere like e approvazioni.

Uno dei record appartiene ad Alberto M. (104 “mi piace”) che sul post «La prescrizione senza fine? È come un ospedale con liste d’attesa interminabili», commenta: «È la soluzione più facile, che procura più consensi elettorali e perché è l’unica di cui è capace chi attualmente ci governa. L’altra, quella
più corretta, ma anche più difficile da attuare, sarebbe quella di fare in modo che tutti (o quasi) i procedimenti terminassero in tempi “umani”, in modo da non oltrepassare gli attuali termini di prescrizione. Così facendo, il problema si sarebbe risolto senza necessità di modificare la norma sulla prescrizione».

Ci sono comunque voci che si pongono a favore della nuova legge, come dice Francesco F.: «La legge sulla prescrizione finalmente eviterà che molti processi finiscano senza colpevoli! È successo tantissime volte e stranamente a salvarsi dalle condanne sono stati i nostri politici». Ma sono in molti a rispondergli, come Enrico C.: «Togliere la prescrizione senza stabilire una data certa per chiedere un processo vuole dire imputare a vita… con tutti i costi che ci vanno dietro».