Torna il Natale e come ogni anno si pensa al presepe, con statuine della sacra famiglia, la stalla, i pastori. A riemergere come quasi ogni anno, però, sono anche le polemiche sempre simili. La senatrice di Fratelli d’Italia, Lavina Mennuni, ha infatti presentato una proposta di legge per rendere obbligatorio il presepe nelle scuole. La misura, infatti, vieta di impedire iniziative di genitori, studenti o organi scolastici per celebrare tradizionalmente il Natale, ma anche la Pasqua. Una proposta che, inevitabilmente, ha già scaturito reazioni tutt’altro che positive all’interno del mondo scolastico. Anche perché sono previste sanzioni per i dirigenti scolastici nel caso in cui non osservassero la legge.

La proposta di legge di FdI sul presepe

“Negli istituti di istruzione pubblici è fatto divieto di impedire iniziative promosse da genitori, studenti, o dai competenti organi scolastici, volti a proseguire attività legate alle tradizionali celebrazioni legata la Natale e alla Pasqua cristiana, come l’allestimento del presepe, recite e altre manifestazioni ad essi collegate”. È quanto si legge all’art. 2 del ddl presentato dalla senatrice FdI Mennuni lo scorso 11 dicembre.

Nelle premesse della proposta si spiega ancora di più: “Alla garanzia costituzionale di libertà di religione e di culto non corrispondono né la facoltà, né tantomeno il dovere di ricusazione dei simboli religiosi, storici e culturali, i quali sono espressione valoriale della tradizione identitaria del popolo italiano”.

Ma nel testo viene anche motivato il senso della misura: “Consentire la trasformazione delle Sacre festività cristiane in altra anonima tipologia di celebrazione costituirebbe una discriminazione nei confronti degli alunni e delle rispettive famiglie praticanti la religione maggioritaria oltre che un attentato ai valori e alla tradizione più profonda del nostro popolo. L’allestimento del presepe, al pari della preparazione di recite e celebrazioni, non integra alcuna azione d’indottrinamento né, tantomeno, di proselitismo da parte dello Stato italiano e, certo, non determina alcuna discriminazione degli alunni – e delle rispettive famiglie – che osservano altre religioni”.

Le dichiarazioni dei presidi scolastici

“Bisogna certamente tener presente la tradizioni del Paese ma imporle per legge è fuori luogo. Ci sarà comunque modo, nel dibattito parlamentare, di valutare bene il da fare”. Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione presidi (Anp), ha commentato così all’Ansa la proposta del presepe obbligatorio a scuola, che FdI vorrebbe blindare con il provvedimento di Mennuni.

Ancora più duro Attilio Fratta, presidente dell’associazione dei presidi DirigentiScuola: “Credo si tratti di una bufala, perché solo così può essere definita. Mi meraviglio come si possa dar peso a tali notizie. Siamo di fronte a misure utili solo a distogliere l’attenzione degli italiani dai problemi veri della scuola e del Paese. Evito pertanto di entrare nel merito della proposta a partire dai provvedimenti disciplinari previsti per i dirigenti scolastici che si dovessero opporre, una norma scritta, evidentemente, da chi non conosce la materia”.

Redazione

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