La vicenda delle apparizioni e delle lacrime di sangue
Quando la veggente di Trevignano Gisella Cardia raccontava la moltiplicazione di gnocchi, pizze e coniglio
Gisella Cardia è il nome con cui Maria Giuseppa Scarpulla è diventata nota come la veggente di Trevignano. Una storia di cui si sta parlando moltissimo nelle ultime settimane dopo che sul caso delle apparizioni e della statua di una Madonna che piange lacrime di sangue dagli occhi è al centro di un’indagine della Diocesi di Civita Castellana mentre due esposti sono stati presentati ai carabinieri e alla guardia di finanza da un investigatore privato. Una storia che contiene anche dei risvolti grotteschi, come quella della moltiplicazione di pizza, gnocchi e carne di coniglio raccontata dalla stessa donna.
“Un giorno eravamo sulla collina – ha raccontato la presunta veggente in un’intervista allo youtuber Alberto Caccialanza – , c’era tanta gente, tanti bambine. E un mio amico ebbe l’idea: perché non venite a casa mia a mangiare un gelato? Però erano le sette e mezza, i bambini dicevano ‘mamma ho fame’. Facciamo una piccola cena, dice una mia amica. Però non avevamo niente, perché non era in programma una cena per 15 persone tra cui sacerdoti e bambini. Era rimasto il pranzo con degli gnocchi e un po’ di coniglio. Lei mi disse ‘ma cosa ci fai, è un piattino di gnocchi’. Portiamo questi gnocchi e questo coniglio ed erano due pezzettini e nel frattempo che li abbiamo riscaldati, abbiamo apparecchiato il tavolo. Io non so come sia stato possibile ma tutti, mentre si riscaldavano e riempivamo i piatti, tutti hanno mangiato gli gnocchi e il coniglio. Quindici persone ed è incredibile questa cosa. Mentre versavo gli gnocchi il cibo non diminuiva, ma neanche quello della pentola“.
Cardua nel corso della stessa intervista ha raccontato un altro aneddoto. “È successa anche un’altra cosa. Qui a casa mia un giorno una mia amica portò una teglia di pizza molto piccola per me e mio marito e al massimo altre due persone. Ma eravamo in 25 e quella pizza non so come l’abbiamo mangiata tutti ed è anche rimasta e l’abbiamo regalata. Era una teglia per 4 persone e ci abbiamo mangiato in 25. Prendevano le fette di pizza e non diminuiva mai. Io stessa, noi stessi siamo rimasti sconvolti“. Il commento di Caccialanza: “È importante di questi tempi, è giusto che le persone sappiano come può operare Gesù Cristo”.
Scarpulla ha 53 anni, siciliana, ex imprenditrice. A Patti, in provincia di Messina, aveva una piccola azienda che produceva ceramica. Per bancarotta fraudolenta era stata condannata a due anni, pena sospesa. Si era trasferita con il marito Gianni Cardia nel Lazio e aveva fatto un viaggio a Medjogorje. Lì avrebbe preso la statua di una Madonna che avrebbe preso a sanguinare dagli occhi. Ogni 3 del mese, da cinque anni, su una collina di Trevignano Romano, folle di fedeli arrivavano per assistere al presunto miracolo e per accogliere i messaggi che la Madonna rivelava alla donna. Alcuni hanno sostenuto di aver visto il sole pulsare in modo anomalo durante le presunte apparizioni, altri parlavano perfino di miracoli.
La coppia ha fondato la Onlus “La Madonna di Trevignano Romano”. Dopo che la Diocesi di Civita Castellana ha annunciato un’indagine – per “approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti” e “comprendere se gli eventi hanno carattere soprannaturale” – e dopo che un investigatore privato ha presentato ai carabinieri un esposto sostenendo che le lacrime della Statua sono di sangue di maiale, il caso è letteralmente esploso. La donna, tramite il suo avvocato, ha fatto sapere di non essere sparita come alcuni giornali avevano scritto e di non aver truffato nessuno.
“Ho dato in tutto 123mila euro tutto con bonifici per fare degli acquisti: le panche, la recinzione, una macchina e tante altre cose. Di questi, 30 mila euro li ho dati al marito per sostenere le spese della logistica. Quando ho scoperto che qualcosa non andava mi sono allontanato”, ha raccontato Lugi Avella, 70 anni, ex funzionario del ministero dell’Economia a Repubblica. È uno dei fedeli che ormai i giornali definiscono “pentiti”. Ha riconosciuto comunque di non essere stato in alcun modo costretto alla donazione. Gli incontri per le presunte apparizioni intanto “sono momentaneamente sospesi con data da destinarsi” come si legge sul sito dedicato. Sul sito restano le indicazioni per fare donazioni.
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