“In ottemperanza a tale disposizione di legge, nelle pagine personali di ciascun deputato sul sito internet della Camera, è pubblicata la relativa documentazione patrimoniale e di reddito, nonché la documentazione ulteriore che taluni deputati hanno chiesto di rendere pubblica all’inizio della legislatura sottoscrivendo un’apposita liberatoria”. È quanto si legge sul sito della camera dei deputati alla sezione dedicata dal titolo “dichiarazioni patrimoniali”.

Una sezione di non facile consultazione: bisogna avere la pazienza di cercare attraverso filtri come l’iniziale del cognome, il sesso, la fascia d’età, la provincia di nascita, il titolo di studi o il gruppo parlamentare, ma la semplice possibilità di digitare semplicemente il nome del parlamentare che si sta cercando non c’è. Poi su ciascuna scheda dell’interessato c’è il tasto “Documentazione Patrimoniale” e da lì un altro tasto ancora che consente di visualizzare i documenti in pdf. Documenti di semplice lettura solo per i commercialisti. Ma che tuttavia ci sono, in ottemperanza “alla legge n. 441 del 1982, comprensiva della dichiarazione dei redditi, da depositare entro un mese dalla scadenza del termine utile per la sua presentazione. La documentazione è pubblicata sul sito internet ai sensi del decreto legge n. 149 del 2013, convertito dalla legge n. 13 del 2014”.

In verità facendo una veloce ricerca non tutti i parlamentari hanno già consegnato il materiale e tra gli assenti illustri c’è anche Giorgia Meloni ma le consegne sono ancora in corso. In base al materiale che c’è già al 17 gennaio 2023, quanto hanno dichiarato i parlamentari per l’anno 2021 e quindi nel 2022? Secondo quanto analizzato dal Corriere della Sera (un lavoro in divenire), Giuseppe Conte ha una Jaguar del 1966 e redditi dichiarati per 34.095 euro. Ben diversa automobile possiede Bruno Tabacci, una fiat 500 del 2009. Parte dei deputati risulta avere redditi vicini ai 90mila euro, che corrisponde a quanto guadagna in media un onorevole. Giulio Tremonti invece dichiara una Jeep Cherokee e una Land Rover Defender, un reddito che sfiora l’ 1,6 milioni di euro e infine vari fabbricati tra Pavia, Roma e Cadore (Belluno).

In casa FdI Andrea Delmastro Delle Vedove, avvocato e sottosegretario alla Giustizia, di terreni e fabbricati ne ha dieci, in comproprietà, a Biella e nel Vercellese, viaggia in Alfa Romeo Brera spider, è socio in due società di cui un’immobiliare, e nel 2021 ha dichiarato redditi per quasi 177 mila euro. Poi c’è Francesco Lollobrigida, cognato di Giorgia Meloni e ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, che di fabbricati ne dichiara uno a Roma, guida un’Alfa Romeo Stelvio, dichiarando al fisco 104 mila euro di reddito imponibile. Mentre Eugenia Roccella, ministra per le Pari opportunità e la famiglia, che ha investito in azioni di Intesa Sanpaolo, Eni, Generali, Azimut, Unipolsai e Ariston, dichiara un reddito imponibile di quasi 51 mila euro.

Nella Lega il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, tocca i 99 mila euro, stesso livello di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, proprietario o comproprietario di tre fabbricati e terreni nel Varesotto, di una Volvo e socio di una cooperativa di pescatori sul Lago di Varese: anche lui 99 mila euro di reddito imponibile. In Forza Italia la più benestante sembrerebbe essere Cristina Rossello, già avvocata di Berlusconi con sei fabbricati tra Milano, Savona, Finale Ligure, Bruxelles e Londra, nei cda o sindaca in Mondadori, Immobiliare Leonardo, Teatro Manzoni, Spafid e Ac Monza, che dichiara 2,1 milioni di euro. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin arriva invece a 165 mila euro, mentre Giorgio Mulè, giornalista, con due fabbricati a Spoleto e nel Trapanese, dichiara quasi 100 mila euro. Per l’ex sindaco di Verona ed ex Lega, Flavio Tosi, ora anche lui in Forza Italia, a Verona città e dintorni è proprietario di tre fabbricati e dichiara redditi per 66 mila euro. Per quanto riguarda invece Noi moderati, il segretario Maurizio Lupi risulta proprietario di una Suzuki Burgnan, mentre il suo reddito imponibile è pari a 86 mila euro.

Nel centrosinistra Enrico Letta nel 2022 ha dichiarato oltre 388 mila euro, mentre l’aspirante segretaria Elly Schlein ne ha registrati 88 mila. L’ex ministro Piero Fassino, proprietario di sei appartamenti e terreni a Roma e a Torino, viaggia su una Fiat 500 L e come reddito imponibile dichiara 160 mila euro. L’ex Guardasigilli Andrea Orlando, proprietario di tre appartamenti tra La Spezia e Roma, alla guida di una Fiat Bravo, risulta socio di due società tra cui un’immobiliare: reddito imponibile 104 mila euro. L’ex presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Deborah Serracchiani è titolare invece di due fabbricati a Udine e di due Audi, con reddito imponibile pari a 107 mila euro.

Quanto a Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, la dichiarazione riporta 105 mila euro, quella di Angelo Bonelli, leader dei Verdi, quasi 79 mila euro (con 135.422 azioni possedute di Tiscali e 14 mila di Inovio). Aboubakar Soumahoro, ora nel Misto, risulta comproprietario di un immobile a Roma e con un reddito imponibile maturato nel 2021 di 9.150 euro. In casa 5 Stelle invece Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, risulta aver avuto redditi per 90 mila euro. Per il magistrato Federico Cafiero De Raho le proprietà sono cinque più due usufrutti a Napoli e Sorrento, l’auto che ha acquistato è un Fiat 500, il reddito imponibile di 188 mila euro.

Infine nel Terzo Polo, Maria Elena Boschi, ex Pd e ora Italia viva, il reddito è invece di 98 mila euro. La presidente di Azione Mara Carfagna, dal reddito da lavoro ha ottenuto 103 mila euro (un fabbricato e due Volkswagen), mentre Matteo Richetti, con tre fabbricati e un terreno, come lavoratore dipendente ha dichiarato 97 mila euro.

NB. Pezzo aggiornato al 17 gennaio 2023

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.