Due episodi nel giro di 48 ore che si verificano al termine di una settimana di ammutinamenti e polemiche dei giocatori nei confronti del club di Aurelio De Laurentiis. Dopo Allan, tocca al centrocampista polacco Piotr Zielinski subire la “visita” dei malviventi che domenica mattina, 10 novembre, hanno danneggiato l’auto del giocatore del Napoli, portando via lo stereo e il navigatore satellitare dopo aver infranto il finestrino dal lato passeggero.

Secondo la denuncia presentata dal giocatore ai carabinieri della stazione di Varcaturo, frazione del comune di Giugliano in Campania (Napoli), l’episodio si è verificato mentre la compagna di Zielinski, Laura, si trovava con il cane su una spiaggia del litorale dopo aver parcheggiato l’auto, una Smart, poco distante.

Al ritorno, la donna si è accorta dell’effrazione e ha segnalato l’episodio al centrocampista azzurro. Dalla vettura, oltre allo stereo e al navigatore, sarebbero stati portati via anche i documenti di circolazione.

IL PRECEDENTE – Venerdì pomeriggio, 8 novembre, il primo, inquietante, episodio in casa del centrocampista brasiliano Allan dove ignoti sono entrati nella villetta del calciatore senza però portare via nulla. L’irruzione, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della sezione radiomobile di Pozzuoli e da quelli del Nucleo Investigativo di Napoli, è avvenuta alle 14:40 circa. Allan e la moglie si sono accorti dell’effrazione solo una volta rientrati nella villetta.

LO SFOGO DELLA MOGLIE – “Credo che adesso si stia davvero esagerando e io non ne posso più, prima mio marito viene attaccato non per quello che fa in campo, ma per presunte accuse create ad arte da chi vuole distorcere la verità e poi io vengo ogni giorno insultata sui social con parole dispettose, questa settimana anche mentre faccio la spesa. Ieri sera si aggiunge questa paura enorme!”. Lo scrive su Instagram, Thais, la moglie del centrocampista del Napoli Allan, che ieri ha subito un’effrazione in casa.

“Gente che entra di nascosto in casa nostra – prosegue la donna – in pieno giorno, con me da sola a casa, poi mettendo caos sporcando tutto nella stanza dei bambini, la nostra intimità violata. I miei figli piangevano terrorizzati! Da quando siamo arrivati a Napoli siamo stati accolti benissimo, ma ora la gente non può usare notizie false per fare cosi a una famiglia con bambini, questo non ècalcio questo non è tifo”.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.