Il reddito di cittadinanza? “Rischia di essere una misura assistenziale senza progettualità”. È il pensiero del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla misura simbolo del Movimento 5 Stelle, praticamente disconosciuta a un anno e mezzo dalla sua introduzione.

Il fallimento del RdC sta tutto nelle cifre riportate ad esempio dal Sole 24 ore: i navigator, coloro che avrebbero dovuto lavorare per trovare un impiego ai beneficiari del sussidio, hanno finalizzato solo 220.048 offerte formative oppure di lavoro su una platea di 1,23 milioni di persone tenute al Patto di servizio.

SISTEMA OPERATIVO UNICO E APP – Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Conte avrebbe chiesto una soluzione operativa “entro sei mesi” per riformare il sistema, dopo averne parlato in una serie di riunioni col ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, con il ministro dell’Innovazione digitale Paola Pisano e con il presidente dell’Anpal (l’Agenzia nazionale delle politiche attive sul lavoro), Domenico Parisi.

Il piano sarebbe quello di formare una task force che si occupi di creare un sistema informatico nazionale capace di riunire i diversi sistemi regionali, per poi introdurre una vera e propria App che possa incrociare offerta e domanda di lavoro, rendendo di fatto impossibile rifiutare un lavoro ed impedendo eventualmente il percepimento del reddito di cittadinanza.

INCENTIVI ALLE IMPRESE – Per migliorare il sistema del RdC sono allo studio anche incentivi alle imprese per l’iscrizione al sistema unico nazionale, rendendo aziende e disoccupati “collegati”: attualmente infatti se un’azienda brianzola cerca un ingegnere specializzato, non sa che lo troverebbe in Campania e viceversa.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia