Il caso Striano, la fabbrica dei dossier di Perugia è il più intricato dei misteri italiani. Intreccia magistratura, spionaggio, politica in un plot dai contorni inquietanti. Tra i primi nominativi che risultano essere stati dossierati, c’è proprio Matteo Renzi. E l’avvocato Alberto Bianchi, presidente della Fondazione Open. Gli accessi abusivi al database della Direzione Antimafia colpiscono al cuore il popolo della Leopolda. Che infatti ne parla moltissimo. Leopolda12, la kermesse che riunisce oggi e domani a Firenze oltre quattromila persone, è indignata per l’ennesimo avvelenamento tentato nei suoi confronti.

Matteo Renzi lo sa e prova a dare alla rabbia un indirizzo politico. Il fondatore di Iv, mattatore instancabile dal palco, aderisce in diretta all’idea di una Commissione parlamentare di inchiesta dedicata a fare luce sul caso. Il leader di Italia Viva la rivendica, la fa sua. Il consenso del popolo di IV è sottolineato dagli applausi, quando Renzi mette in chiaro: «Ho l’impressione che i Fratelli d’Italia non condividano la proposta del ministro Nordio, che è un gentiluomo, di una commissione di inchiesta sul dossieraggio ed è il motivo per cui hanno detto a Nordio di non andare alla Leopolda», dice. Il Guardasigilli ha dato forfait all’ultimo minuto, rendendosi indisponibile anche a collegarsi da remoto. Molto strano.

E dalla Leopolda la proposta di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta rimbalza sugli altri soggetti politici. La Lega si dice disponibile. Il M5S contrario. Il Pd, tanto per cambiare, attende. Il partito di Giorgia Meloni nicchia. E forse – la voce che circola dietro le quinte della Leopolda – è proprio per questo che hanno chiesto a Nordio di non esporsi qui oggi. «Noi ci rimettiamo alle decisioni del governo», si limita a dire Riccardo De Corato, deputato e capogruppo in Commissione Antimafia per Fdi.

Il partito che guida la maggioranza guarda al Consiglio dei ministri di Lunedì: «La presidente (della Commissione Antimafia ndr) Colosimo ha già fatto quello che doveva fare, abbiamo fatto audizioni e siamo pronti a fare altre audizioni, ma aspettiamo di vedere cosa deciderà il governo e la stessa presidente del consiglio Meloni – conclude – Ci rimettiamo alle decisioni che saranno prese». Renzi arringa i suoi: «Noi siamo favorevoli e alla proposta di Nordio noi votiamo sì».

Aldo Torchiaro - inviato a Firenze

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