“Ringrazio tutti per la solidarietà che mi è stata espressa: c’è tanta gente di buon cuore. Ma io vorrei solo un lavoro stabile, pagare le tasse come ho sempre fatto e vivere tranquillamente”. Parla così Gianni Lanciato, il rider 50enne che domenica sera in Calata Capodichino a Napoli è stato picchiato e rapinato da sei giovani, che gli hanno portato via lo scooter con il quale stava facendo le consegne.

Per Gianni è partita immediatamente una gara di solidarietà lanciata da privati sul web, con una raccolta fondi per risarcire il 50enne sul portale ‘Gofundme’ che ha superato quota 10mila euro e che ha visto tra i partecipanti anche il difensore della Lazio Fares, che ha donato 2500 euro.

“Mi sono commosso, io ringrazio tutti coloro che mi sono vicini. Io non vorrei approfittare della bontà dei cittadini napoletani”, spiega Gianni. “Fino al 2015 ho fatto il macellaio in un grande supermercato – spiega ancora – poi ci sono stati degli esuberi e da allora faccio qualcosa per portare avanti la famiglia”.

Quanto agli aggressori, Gianni si dice “arrabbiato” ma “mi dispiace per quei ragazzi che hanno messo a segno la rapina. Sono dei ragazzini”. “Quando mi hanno intimato di consegnare il motorino, ho provato a resistere urlando – ha aggiunto – ma non ho avuto paura perché ho solo provato a difendere qualcosa di mio, utile alla mia famiglia”.

Redazione

Autore