Non sono esclusi i proverbiali “futili motivi” dietro l’omicidio di ieri sera al Rione Traiano a Napoli. Di un morto e due feriti il bilancio dell’accoltellamento che si è verificato in via Tertulliano, tra le zone popolari della Loggetta e del Rione Traiano. Ai due feriti è stata data una prognosi di una decina di giorni. Indagano gli agenti della Squadra Mobile.

Ancora da chiarire la dinamica dei fatti da parte degli inquirenti. Sul posto è intervenuta la polizia, intorno alle 22:30, e non ha trovato nessuno. Solo le tracce di sangue sul selciato all’altezza del civico 75. La rissa sarebbe eslposa nei pressi di una pizzeria. Ad avvisare gli agenti dell’arrivo di alcuni feriti accoltellati la guardia giurata dell’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta.

La vittima sarebbe arrivata al nosocomio già priva di vita. Si chiamava Raffaele Guida, pregiudicato, e risulta fosse residente proprio in via Tertulliano. Aveva 48 anni. Sarebbe stato colpito ripetutamente da diversi fendenti. Le altre due persone, anche queste note alle forze dell’ordine, non hanno riportato gravi conseguenze. Si tratta dei fratelli Matteo e Salvatore Legnante, 32 e 37 anni. Sarebbero esponenti dell’omonimo clan del Rione e già coinvolti in precedenti blitz delle forze dell’ordine in indagini sullo spaccio di stupefacenti.

Entrambi i feriti si trovano nell’ospedale San Paolo. Uno ha riportato una ferita da arma da taglio alla gamba destra con prognosi di dieci giorni, l’altro una lacerazione al fianco sinistro con una prognosi di 10 giorni. Sono piantonati. Non avrebbero al momento fornito una ricostruzione della dinamica dei fatti agli investigatori. Questi ultimi avrebbero però fermato una persona che avrebbe preso parte alla lite e alla rissa. Il meridiano scrive che un pizzaiolo di 19 anni sarebbe stato arrestato.

L’episodio cruento proprio mentre dall’altra parte di Napoli, nel quartiere di Ponticelli, si verificava un agguato ai danni del 46enne Salvatore De Martino, considerato un “ras” della zona e ferito a colpi d’arma da fuoco in quella via de Meis, nel Rione De Gasperi, definita roccaforte dei De Luca-Bossa. Ferito, ma non in pericolo di vita, nello stesso raid anche Salvatore Scarpato, 49enne. I parenti della vittima, deceduta alla clinica Villa Betania, appresa la notizia della morte avrebbero sfasciato il Pronto Soccorso e si sarebbero dileguati solo con l’intervento della Polizia che ha ristabilito l’ordine nella struttura.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.