Nell’inchiesta sula morte del runner trentino Andrea Papi, aggredito da un orso nei boschi sopra Caldes il 5 aprile, arriva una svolta. La Procura della Repubblica di Trento, sulla base delle analisi genetiche effettuate nei laboratori della Fondazione Edmund Mach, ha individuato l’animale che ha ucciso il giovane: si tratta dell’orsa Jj4, nota anche come Gaia.

L’esemplare di 17 anni è nato in Trentino da due orsi provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, rilasciati tra il 2000 e il 2001, nell’ambito del progetto Life Ursus. Ma soprattutto fu già protagonista, il 22 giugno del 2020, di una aggressione ai danni di due persone padre e figlio, sul monte Peller in Trentino. La Giunta provinciale di Trento ne aveva chiesto l’abbattimento m l’ordinanza di cattura, tuttavia, venne annullata dal Tar.

Jj4-Gaia era stata dotata di radiocollare che tuttavia al momento è scarico e non trasmette più i dati relativi agli spostamenti dell’esemplare

La notizia del riconoscimento dell’orso responsabile dell’uccisione di Papi è stata diffusa dalla Procura, in anticipo rispetto al deposito della relazione conclusiva dei consulenti, per “evidenti motivi di interesse e sicurezza pubblica“. La Procura ha aperto un fascicolo modello 45, senza notizia di reato.

All’agenzia stampa LaPresse parla brevemente proprio questa mattina Fabio Misseroni , il cacciatore di Cles, in  Trentino, aggredito assieme al figlio Christian  dalla stessa orsa il 22 giugno 2020 in località Verdè, pochi chilometri a valle del rifugio monte Peller. “Non voglio parlare con nessuno. Ho saputo la notizia stamattina e sto veramente tanto male“, spiega l’uomo. Tre anni fa Jj4,  dopo aver colto di sorpresa i due, si scagliò contro il ragazzo, all’epoca dei fatti 18enne, ferendolo alle gambe con delle unghiate. Subito Fabio Misseroni si è gettato in difesa di Christian: l’animale si è così avventato su di lui, procurandogli gravi ferite a una gamba.

(in aggiornamento)

Redazione

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