Galeotta fu la maglietta. Non tanto per il colore scuro (chissà che dice l’armocromista), ma piuttosto per la scritta – la lotta paga sempre – quasi una citazione degli Intillimani, e per il simbolo sopra impresso, quello del sindacato storico dei duri e dei puri, la Fiom che per anni è stata feudo incontrastato di Maurizio Landini.

Così ieri Elly Schlein, novella Giovanna d’Arco secondo la mitologia che Repubblica ogni giorno cerca di costruirle intorno sulle colonne del proprio giornale, si è presentata in piazza a Bologna, nella manifestazione unitaria dei sindacati cui hanno partecipato dicono 25mila persone, per omaggiare ed essere omaggiata, per ricordare a chi non lo avesse ancora capito come si posiziona il suo nuovo PD e per rinsaldare il patto di ferro con Maurizio Landini, segretario generale della CGIL ma che della FIOM è stato a capo per lunghi 7 anni, battendosi come un indemoniato contro quelle che venivano definite le politiche “neoliberiste” del PD di allora. Quelle, per intenderci, che crearono oltre un milione di posti di lavoro. Ma tant’è, meglio stare in piazza e protestare.

Certo, ci sono stati anche dei fischi. Militanti della UIL ci hanno timidamente provato con un “Vai via, niente politica qui”, giusto per ricordare che in quella piazza teoricamente la politica era stata bandita e che non sarebbero state ammesse strumentalizzazioni. Ma tant’è a difenderla ci ha pensato Maurizio Landini, con cui sempre oggi Repubblica ci racconta che ha stretto un “patto del tortellino”.

Il patto con l’ex segretario FIOM è di ferro ed è stato siglato qualche giorno fa in un luogo simbolo della politica italiana, alla Stazione Leopolda, tempio del tanto criticato Jobs Act: del resto, precariato, salario minimo, difesa del reddito di cittadinanza, attenzione agli ultimi. Di abbassare le tasse, di partite IVA, sviluppo, patto con imprenditori ed artigiani, infrastrutture, apriti cielo, neppure a parlarne. Il PD di Elly Schlein riparte con chiarezza dalla piazza e solo da quella.

Il riformismo? Non pervenuto. E definitivamente archiviato.

Pallade Atena

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