Il giallo dei due 22enne spariti in Veneto
Scomparsa ex fidanzati, Filippo “geloso della laurea di Giulia”: il sangue, la montagna e i ricatti di lui
Da novantasei ora non ci sono tracce di Giulia Cecchettin e dell’ex fidanzato Filippo Turetta, scomparsi sabato scorso, 11 novembre, tra Padova e Venezia. Le indagini proseguono spedite e nelle ultime ore è emerso un nuovo particoalre: secondo quanto raccontato dai familiari delle giovane 22enne, l’ex fidanzato Filippo, coetaneo, che frequentava con lei la facoltà di Ingegneria all’Università di Padova, non voleva che Giulia si laureasse questo giovedì, 16 novembre, perché questo avrebbe significato un punto di non ritorno nel loro controverso rapporto. I due infatti sono stati fidanzati per un periodo fino allo scorso mese di agosto. Poi nonostante la rottura, il loro rapporto d’amicizia, o presunta tale, è andato avanti.
Scomparsa Giulia Cecchettin, la zia: “Filippo era possessivo e la ricattava”
Adesso con l’eventuale laurea di Giulia avrebbe comportato l’epilogo della “loro” quotidianità considerato che Giulia avrebbe dovuto trasferirsi probabilmente a Padova o in un’altra città per la specialistica e sarebbe quindi tornata “al Paese” sono nei fine settimana. Una convinzione che oggi Elisa Camerotto, la zia di Giulia, ha raccontato ai giornalisti. “Filippo non era contento che Giulia si laureasse domani – dice – perché temeva che si potesse allontanare da lui”. La donna delinea un’immagine non edificante del ragazzo, meno brillante dell’ex negli studi e con il quale la nipote aveva interrotto da mesi il rapporto sentimentale proprio per il suo carattere. “Era molto possessivo e giocava con lei ricattandola emotivamente per continuare a vederla. Lei era buona e cedeva – sottolinea – perché sapeva che lui era tanto solo e calcava molto su questo fatto dicendo ‘se te ne vai anche tu io non ho più nessuno””.
Nella giornata di oggi, 15 novembre, i familiari più stretti della ragazza – lo zio, il padre e i due fratelli – sono stati sentiti in caserma per ore con i carabinieri che continuano gli accertamenti e le ricerche. A fine audizione in caserma, il papà di Giulia, Gino Cecchettin, ha parlato con i giornalisti: “Sto aiutando in tutti i modi i Carabinieri a dare le informazioni che a loro servono – chiarisce – Altri elementi a me non li hanno dati. Giulia deve tornare, altro non ho da dire”. I militari hanno acquisito dall’uomo un portatile che la figlia aveva a casa mentre pare che Giulia avesse con sé la sera della cena al centro commerciale con Filippo un altro computer con il quale stava rileggendo l’ultima versione della tesi, non ancora inviata all’Università.
Scomparsa ex fidanzati, la Fiat Punto avvistata in montagna
Intanto proseguono le ricerche della Fiat Punto nera sulla quale Filippo ha fatto salire Giulia. Le perlustrazioni con l’elicottero dei pompieri, decollato da Tessera, sono state compiute ad ampio raggio, sino a spingersi nel Pordenonese. Scandagliati dall’alto, in particolare, i corsi d’acqua del Veneziano e del Trevigiano ma anche le strade che potrebbero essere state percorse da Giulia e Filippo in almeno cinque province. L’ultima volta l’auto è stata registrata dai sistemi di rilevazione delle targhe nella mattinata di domenica nel Bellunese. Poco dopo l’alba di domenica era invece in Val Di Zoldo, uno dei luoghi più amati da Filippo, appassionato di montagna. Dalle immagini catturate non è possibile però capire che fosse in auto.
Scomparsa ex fidanzati, il presunto litigio e le chiazze di sangue
Il presunto litigio con Filippo, testimoniato da un vicino sabato sera, e le chiazze di sangue trovate nella zona industriale di Fossò, in provincia di Venezia, dove le celle hanno agganciato il cellulare del ragazzo e una telecamera ha ripreso la sua macchina). Sono questi altri aspetti al vaglio degli investigatori. Tuttavia più le ore passano, più le speranze di ritrovare vivi i due ragazzi diminuiscono.
© Riproduzione riservata