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Sparatoria a Seattle nella “Chop zone”: un 16enne morto, un altro è gravissimo
Nuova sparatoria a Seattle, nella “Chop zone” occupata dai manifestanti che protestano per l’uccisione di George Floyd. Un 16enne è stato ucciso mentre un 14enne è rimasto gravemente ferito ed è stato ricoverato in terapia intensiva.
La zona dove è avvenuta la sparatoria, la quarta in dieci giorni in città, è vicina al Congresso ed è occupata dai manifestanti che protestano per l’uccisione del 46enne afroamericano, morto durante un fermo di polizia a Minneapolis il 25 maggio scorso.
Seattle; queste sono le immagini delle camere di sorveglianza attorno alla “Zona Autonoma” dove ieri sera in una ennesima sparatoria è stato ucciso un 16enne mentre un 14enne è rimasto gravemente ferito pic.twitter.com/dMaR2fWGmN
— Steven Fellas (@SFalax) June 30, 2020
Secondo quanto riportato dalla Bbc, l’ospedale Harborview Medical Center ha riferito che uno dei ragazzi è arrivato alle 3:15, portato da un veicolo privato, mentre l’altro è stato portato dai vigili del fuoco alle 3:30. Nella nota si legge che “purtroppo il ragazzo arrivato alle 3:30 dalla zona Chop è morto”.
Soltanto lo scorso 20 giugno scorso un ragazzo di 19 anni era stato ucciso in un conflitto a fuoco di cui sono ancora state chiarite le cause, mentre il giorno successivo un 17enne era rimasto ferito al braccio in un episodio simile.
UPDATE: 16-year-old killed in CHOP-area shooting this morning. 14-year-old still receiving treatment at Harborview for gunshot injuries. https://t.co/kleQnuZP7x
— Seattle Police Dept. (@SeattlePD) June 29, 2020
La “Chop zone”, istituita lo scorso 8 giugno sulla scia delle proteste per la morte di George Floyd, ha provocato anche uno scontro politico tra il presidente Donald Trump e il sindaco di Seattle Jenny Durkan, invitata dal tycoon a porre fine all’occupazione, con la prima cittadina che ha invece adottato un atteggiamento dialogante e di confronto nei riguardi dei manifestanti.
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