Il blitz nel bosco delle Cerbaie sulle colline fiorentine
Stanca della crisi di astinenza del figlio, mamma lo accompagna a comprare droga: “La sola repressione non basta”
Stanca di sopportare l’ennesima crisi di astinenza del figlio, che ha più di 40 anni, ha deciso di accompagnarlo nel ‘bosco della droga’ per acquistare una dose di droga. E’ quanto emerso a Fucecchio, in provincia di Firenze, nel corso di una operazione nel bosco delle Cerbaie, volta a contrastare lo spaccio di droga. Operazione che ha visto in campo gli agenti del commissariato dii Empoli, insieme alle pattuglie del reparto prevenzione crimine Toscana e operatori cinofili, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo nel bosco delle Cerbaie. Controlli disposti durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica tenuto a Fucecchio nei mesi scorsi.
All’interno del bosco gli operatori hanno perlustrato le zone dove poco prima stazionavano soggetti di nazionalità straniera che si erano rapidamente allontanati alla vista della polizia. Con l’aiuto delle unità cinofile, nascosta in profondità, sotto circa 40-50 centimetri di terreno, è stata rinvenuta sostanza stupefacente custodita in panetti di cellophane. Nascosta tra la vegetazione anche un’arma bianca, una spada tipo katana con il suo fodero, sequestrata dagli agenti.
Stando a quanto ricostruito dai poliziotti intervenuti, che alla fine dell’operazione hanno sequestrato 7,8 chili di hashish e 150 grammi di cocaina, tra le persone fermate durante i controlli sulle colline delle Cerbaie, anche una donna di quasi 70 anni che, non essendo più in grado di sopportare le crisi di astinenza del figlio ultraquarantenne, ha deciso di accompagnarlo personalmente ad acquistare la dose giornaliera.
“Questa è una delle tante situazioni familiari di disperazione – dichiara all’Ansa il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli – che ci dà la misura di quanto sia grave, e disgregante per le famiglie, il fenomeno del consumo di droga e di come la repressione, per quanto importantissima, non sia sufficiente se non accompagnata da impegni di carattere politico sociale da parte dello Stato centrale”. Per il sindaco, “qui non siamo più di fronte a un problema locale di ordine pubblico ma a un problema nazionale di dimensioni enormi che soltanto programmi di contrasto del fenomeno ad ampio raggio possono ridurre in maniera significativa”.
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