“Che c’entra la droga? Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto”. Così Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, in diretta a Circo Massimo, su Radio Capital, ribatte al leader leghista Matteo Salvini che, commentando la sentenza di condanna per i carabinieri ritenuti responsabili dell’omicidio del geometra romano, ha detto di rispettare la famiglia ma il caso “dimostra che la droga fa male”. Afferma Ilaria: “Anch’io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto di droga. Contro questo pregiudizio e contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un’aula di giustizia, e non escludo che il prossimo possa essere proprio Salvini”.

La replica della sorella del 31enne geometra ucciso (così come stabilito nella sentenza di primo grado della Corte d’Assise di Roma, dal violento pestaggio subito dai due carabinieri, condannati a 12 anni per omicidio preterintenzionale), arriva il giorno dopo le parole dell’ex ministro dell’Interno. Ieri a Bologna Salvini ha così risposto ai cronisti presenti: “Se qualcuno lo ha fatto è giusto che paghi, sono vicinissimo alla famiglia e ho invitato la sorella al Viminale, questo caso testimonia che la droga fa male sempre e comunque”.

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“Ha ragione, ancora una volta, Ilaria Cucchi: ‘Salvini perde sempre l’occasione per stare zitto’. Chieda scusa alla famiglia di Stefano Cucchi” dichiara il deputato LeU Stefano Fassina. “Cucchi non è stato ucciso dalla droga. È stato un omicidio preterintenzionale, compiuto da chi indossava un’uniforme e rappresentava lo Stato. Uno Stato che, in quanto democratico, attraverso la magistratura ha, seppur molto faticosamente, accertato i fatti. Uno Stato che, in quanto democratico, attraverso i vertici dell’Arma dei Carabinieri, ha riconosciuto i fatti e ha chiesto scusa. Matteo Salvini con le sue parole, oltre a ferire i familiari di Stefano, danneggia anche l’Arma dei Carabinieri i cui valori fondanti sono stati, invece, ben espressi dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Gen Nistri”.

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