L’orsa JJ4, considerata responsabile dell’aggressione e della morte del 26enne Andrea Papi, in Trentino, non sarà abbattuta. Almeno per il momento. Lo ha deciso il Tar di Trento, che ha sospeso l’ordinanza di abbattimento emessa dal Presidente della Provincia Autonoma Maurizio Fugatti. La notizia è stata appresa dall’Agi da fonti legali della Lega Anti Vivisezione (LAV Italia) che si era proposta di portare il plantigrado in un luogo sicuro. Le associazioni ambientaliste e animaliste avevano annunciato esposti in procura per salvare l’orso dall’abbattimento. Fugatti avrebbe già indetto una riunione urgente dei capigruppo in consiglio provinciale per affrontare la questione.

JJ4 è nata nel 2006, ha 17 anni. Secondo le indagini e le analisi genetiche è stata lei ad attaccare e a uccidere lo scorso 5 aprile, sul monte Peller, il runner di 26 anni. Già in passato era stata ritenuta responsabile di altri due attacchi, tra il 2020 e il 2022, entrambi non mortali. Il Tar, già due anni fa, aveva respinto l’ordinanza di cattura di JJ4.Non è ancora stato chiarito se abbia dei cuccioli. Papi stava facendo jogging a Caldes, in Val di Sole, quando è stato attaccato. È la prima morte causata da un orso mai registrata in Italia. Gli attacchi verificati, tra Alpi e Appennini, erano stati in tutto sette in 150 anni.

L’ordinanza della provincia era stata emanata l’8 aprile, ritenuta da ISPRA coerente con le indicazioni del PACOBACE, il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali, che contiene una tabella di riferimento dei comportamenti considerati problematici degli orsi, secondo cui “per definire un orso ‘problematico’ è importante conoscere la storia del soggetto e tener conto dei suoi eventuali precedenti comportamenti anomali; il grado di problematicità aumenta quando ci sia una ripetizione di comportamenti potenzialmente pericolosi da parte dello stesso individuo. La valutazione dei comportamenti va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità’ fornita dalla tabella”. Altri due esemplari sono finiti sotto la lente di Ispra: MJ5, ritenuto responsabile di un attacco in Val di Rabbi lo scorso 5 marzo, e verso cui Ispra ha dato parere positivo all’abbattimento; e M62, che avrebbe mostrato dal maggio 2021 all’aprile 2022 dei comportamenti spiccatamente confidenti ma nessuna aggressione.

Il Tar ha accolto le motivazioni formulate dalla LAV, che nei giorni scorsi aveva inviato sia al Presidente della Provincia Autonoma Fugatti che al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin la proposta di trasferimento di JJ4 in un rifugio sicuro. La questione sarà affrontata in una Camera di Consiglio prevista per il prossimo 11 maggio. “Vittoria Lav. Il Tar sospende l’esecuzione di JJ4, accolte le motivazioni del nostro ricorso. Una battuta d’arresto all’arroganza del Presidente Maurizio Fugatti. Gli orsi e i trentini hanno diritto a vivere in pace”, il commento della Lav in un post su Facebook. Fugatti in un video sui social ha ribadito che dopo l’abbattimento dei tre orsi individuati ce ne sarà un’altra cinquantina da trasferire.

I funerali di Andrea Papi si sono tenuti due giorni fa, mercoledì 12 aprile. La madre Franca Ghirardini tramite i suoi avvocati ha fatto diffondere una lettera in cui ha scritto: “Come madre non posso accettare una morte così orribile. Voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell’orso. La colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha diretto, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano. L’abbattimento dell’orso non mi ridarà Andrea”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.