"Queste persone non le definisco neanche bestie"
Stupro Palermo, Salvini rilancia la castrazione chimica: “Sperimentiamo in Italia il blocco androgenico”
Si viaggia sempre per algoritmi in casa Lega alla ricerca dei consensi perduti. Così Matteo Salvini ritorna a rilanciare la castrazione chimica dopo il raccapricciante episodio accaduto a Palermo dove a inizio luglio sette ragazzi hanno abusato, così come emerso nelle indagini e come da loro stessi confermato nelle chat whatsapp, di una ragazza di 19 anni (“Cento cani sopra una gatta ma la carne è carne, le abbiamo fatto passare il capriccio”).
Nel corso di una diretta social, dove tra l’altro ha solidarizzato con il generale Vannacci annunciando di voler leggere il libro criticato per la natura omofoba e razzista, Salvini commenta così la violenza sessuale di Palermo: “Siccome secondo me sono dei malati, oltreché dei criminali, vanno curati, vanno messi nelle condizioni di non ripetere la loro follia. Quindi quello che c’è già in via sperimentale in diversi Paesi, il blocco androgenico, o castrazione chimica, chiamatela come volete, secondo me anche in Italia in via sperimentale potrebbe servire come dissuasione di queste persone che non definisco neanche bestie”.
“Se in sette stuprano una ragazza fatico a definirli esseri umani“, aggiunge il vicepremier. “Qualcuno a sinistra riesce a fare polemica: però chissà se Salvini ne parla perché sono stupratori italiani. Ma avete il cervello piccolo così se vi attaccate a questo. Uno stupratore o un pedofilo può essere italiano o straniero ma la deve pagare fino in fondo”. Per il leader della Lega l’unica soluzione resta sempre la repressione.
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