A Riad
La Supercoppa al via in Arabia, oggi in programma le semifinali: “Prendere i soldi e scappare”

“Prendere i soldi e scappare”: Maurizio Sarri, allenatore della Lazio in corsa per la vittoria del trofeo, ha sintetizzato così il senso della Supercoppa italiana che si disputerà in Arabia Saudita da stasera a lunedì. Come spesso accade, l’allenatore toscano non ha scelto la via della diplomazia per dire ciò che pensa; in effetti la mini-trasferta a Ryad permetterà alle quattro società in lizza di incassare qualche milione di euro e alla nostra Serie A di promuovere uno spot internazionale al calcio italiano. Anche per questo la formula è stata cambiata e si è scelto di seguire il modello spagnolo con la finalista di coppa che affronta la vincitrice del titolo e la seconda in campionato contro chi ha vinto la Coppa Italia, ovviamente nella passata stagione.
Le partite in programma
Così il Napoli con lo scudetto sul petto affronterà la Fiorentina (oggi, ore 20 italiane) e l’Inter se la dovrà vedere domani con la Lazio. Al di là dei risvolti economici e politici, la Supercoppa rappresenta la prima occasione dell’anno per le squadre italiane di mettere in bacheca un titolo, ed è chiaro che nessuno vorrà cedere il passo accontentandosi della pur ben remunerata partecipazione. La favorita d’obbligo è ovviamente l’Inter: prima in classifica, con un organico super-competitivo, la squadra di Simone Inzaghi rappresenta il nome da battere. I nerazzurri puntano decisamente al tricolore che varrebbe la seconda stella, sono ancora in corsa anche in Champions League e hanno in Lautaro Martinez, che viaggia alla media di un gol a partita, il vero valore aggiunto rispetto a tutte le altre rivali. Paradossalmente l’ostacolo più ostico per la Beneamata sembrerebbe essere rappresentato dalla semifinale: la Lazio, dopo alcune battute d’arresto non del tutto prevedibili, ha ingranato la quarta e, grazie proprio a un poker di successi consecutivi, ha riagganciato il “Treno Champions” in campionato, si è sbarazzata della Roma nel derby di Coppa Italia e attende la sfida impossibile contro il Bayern Monaco in Champions League. I biancocelesti sono in salute e, in caso di vittoria contro l’Inter, diventerebbero automaticamente i favoriti alla vittoria finale.
Dall’altra parte del tabellone troviamo le due squadre con più problemi: il Napoli in particolare pare aver perso definitivamente tutto ciò che aveva portato alla vittoria dello scudetto solo pochi mesi fa, e anche l’arrivo di Walter Mazzarri non sembra aver dato la scossa attesa da tifosi e società. In campionato gli azzurri stentano, in Coppa Italia brucia ancora l’eliminazione patita a opera del Frosinone, in Champions si attende la sfida col Barcellona che ormai rappresenta per forza di cose l’opportunità più importante per imprimere una svolta alla stagione. Il dinamico mercato invernale firmato De Laurentiis non inciderà sugli equilibri dello spogliatoio, parola di Mazzarri: “Penso solo alla partita e se andrà bene alla finale. Sono abituato così da sempre, cerco di inculcare questa mentalità anche ai miei ragazzi. Venivamo da un momento in cui giocavamo bene, a parte la gara di Torino, ma non siamo riusciti a raccogliere quanto meritato in termini di prestazione. I ragazzi avevano perso un po’ quella che era la fiducia, l’ultima vittoria ci ha dato un po’ di morale per affrontare questa gara” ha confermato il tecnico di San Vincenzo, che non vede analogie con la finale di Coppa Italia vinta nel 2012: “Non mi piace parlare del passato, quella fu una finale particolare. Questa è una squadra con una storia diversa, ha fatto passi da gigante ed è stabilmente in Europa, pensiamo a oggi. Veniamo da un momento un pochino altalenante, dobbiamo giocare con la serenità che i ragazzi avevano pochi mesi fa”, ha concluso Mazzarri.
A Firenze invece le cose vanno bene: quarti in campionato, in semifinale di Coppa Italia e ancora in corsa in Conference League, i viola stanno andando al di là di ogni più rosea aspettativa. Ultimamente però Vincenzo Italiano ha dovuto fare i conti con l’infortunio di Nico Gonzalez e i problemi fisici di Bonaventura e Arthur che hanno tolto molto al gioco della sua squadra. Domani (ore 20) la Fiorentina avrà l’opportunità di centrare la terza finale dell’era Commisso dopo quelle, perse, di Coppa Italia e Conference League della scorsa stagione. A Firenze tutti ricordano ancora la doppietta di Batistuta, che regalò ai viola la Supercoppa nel 1996, ma erano decisamente altri tempi. Vincenzo Italiano allora giovanissimo muoveva i primi passi da calciatore nel Trapani, mentre adesso alla guida della Fiorentina vorrebbe scrivere una pagina della storia viola: “L’obiettivo sarà solo quello di vincere e andare in finale” ha detto ieri in conferenza stampa. “Penso che troveremo un Napoli diverso rispetto a quello che abbiamo battuto in campionato un po’ di tempo fa, con giocatori di qualità e di talento anche se sono in ritardo in classifica. Mi auguro di averla preparata nel modo giusto per metterli in difficoltà come in campionato”.
I bookmakers quotano la vittoria dell’Inter a 2, a 4 quella del Napoli, a circa 5 quella della Fiorentina e a 6.5 quella della Lazio: lunedì 22 si disputerà la finale e sapremo se avranno avuto ragione, poi sarà di nuovo campionato. In quattro avranno preso i soldi, ma solo una tornerà con la coppa e di sicuro tornando a casa troverà i tifosi in festa, perché alla fine il calcio è sempre lo stesso, anche ad altre latitudini.
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