Gaziantep è la città che al momento appare come la più colpita dal terribile terremoto che ha fatto tremare il sud della Turchia e il nord della Siria. Di magnitudo 7.8 la scossa seguita da una quarantina di scosse di assestamento, la più forte delle quali di una magnitudo di almeno 6.6. Centinaia le vittime a Gaziantep, come riferito dalle autorità locali. Proprio a una trentina di chilometri dalla città è stato individuato l’epicentro della violentissima scossa che si è verificata alla 4:16 locali.

E dove è andato fortemente danneggiato lo storico castello della città, patrimonio dell’Unesco. Al posto della struttura ricostruito in epoca romana costruita, nel terzo secolo dopo Cristo, si trova al momento un cumulo di macerie. Crollati diversi bastioni sui fianchi est e ovest, crollate alcune sezioni del muro di protezione del perimetro della struttura, sulla strada sono cadute delle macerie che hanno danneggiato delle auto parcheggiate. Sul muro di protezione sono numerose le crepe causate dal sisma.

A parlare per prima del castello CnnTurk che ha mostrato le immagini dell’edificio ridotto a un cumulo di macerie. L’agenzia di stampa statale turca Anadolu ha dichiarato che “alcuni dei bastioni nelle parti est, sud e sud-est sono stati distrutti dal terremoto, i detriti sono stati sparsi sulla strada. Le ringhiere di ferro intorno al castello erano sparse sui marciapiedi circostanti. Anche il muro di contenimento accanto al castello è crollato. In alcuni bastioni sono state osservate grosse crepe”. Per quanto le attenzioni delle autorità, dei soccorritori, del mondo siano sul bilancio delle vittime, i feriti da salvare in queste ore di corsa contro il tempo, le foto del castello prima e dopo le scosse danno un’idea di quanto sia stato violento il sisma.

La roccaforte era stata eretta come punto di osservazione dall’impero ittita ed era stata ricostruita dall’impero romano nel II-III secolo dopo Cristo. Danneggiata duramente anche la storica moschea Sirvani, costruita nel diciassettesimo secolo e crollata parzialmente. Crollate parzialmente parti della cupola e il muro. A Gaziantep, capoluogo provinciale, vivono oltre due milioni di persone. Il bollettino delle vittime sembra essere destinato ad aumentare, si continua a scavare tra le macerie.

Un altro castello è andato danneggiato a Margat, in Siria. Il castello risale all’undicesimo secolo e si trova sulle montagne nei pressi del porto siriano di Baniyas, lungo la strategica strada che collegava i porti di Tartus e di Latakia. Le altre aree più colpite, come riportato dall’agenzia di stampa turca Anadolu, sono quelle di Kahramanmaras, Hatay, Osmaniye, Adiyaman, Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakir, Malatya e Adana. Almeno dieci le province turche interessate. Le autorità di Ankara hanno dichiarato il quarto livello di allerta e richiesto assistenza internazionale.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.