In una domenica mattina di sole un 74enne stava passeggiando in bicicletta ad Ardea in via degli Astri a Colle Romito. Poco distanti i due fratellini, Daniel, 10 anni e David, di 5 anni, stavano giocando tranquillamente. All’improvviso un uomo, di 34 anni con gravissimi problemi psichici ha iniziato a sparare. Li ha colpiti uccidendoli. Poi è fuggito e si è barricato in casa. Poche ore dopo i carabinieri hanno fatto irruzione nella villetta e lo hanno trovato morto, disteso nella sua camera da letto. Si è ucciso con la stessa arma con cui aveva colpito l’anziano e i due bambini.

Un vero e proprio dramma di cui non si conoscono ancora i motivi. A sparare sarebbe stato un uomo psichicamente instabile ma non è ancora noto cosa abbia fatto scattare quella follia. Erano le 12 quando l’uomo ha impugnato l’arma e ha sparato. Spaventati dagli spari i vicini di casa hanno subito allertato le forze dell’ordine e i soccorsi. Per il 74enne non c’è stato nulla da fare. I sanitari hanno invece tentato di salvare i due bambini ma non ce l’hanno fatta. Le tre vittime erano vicine di casa ma non parenti.

È morto prima il più piccolo e poi il più grande dopo poco. Sul posto sono subito arrivati i genitori dei bambini nella disperazione totale. Anche la mamma del 34enne è rimasta per tutto il tempo fuori alla casa cercando un contatto con il figlio al telefono. Lui non ha mai risposto. Poi intorno alle 15.30 si è sentito un colpo di pistola. A quel punto è stato chiaro che l’uomo si era sparato. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella villetta lo hanno trovato morto disteso sul suo letto.

Si indaga dunque per capire se si sia trattato di una vendetta o di un raptus improvviso. A prevalere è quest’ultima ipotesi: nessuna lite avrebbe preceduto i tre colpi di pistola, anche se il padre dei due fratellini sta scontando una pena ai domiciliari e occorre chiarire se intercorressero rapporti con l’omicida. Quanto alla pistola in possesso dell’uomo, l’avrebbe conservata dopo la morte, circa un anno fa, del padre, che era una guardia giurata. Gli agenti avevano perlustrato allora la casa, me nessuna arma era stata trovata. Per questo era stata sporta denuncia.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.