La villetta di via Baglietta a Vignale di Traversetolo è ormai per tutti la casa degli orrori. Alle porte di Parma, in una comunità di 600 abitanti non parla nessuno da giorni. Nessuno in grado di ricordare la gravidanza di una ragazza 21enne capace di seppellire suo figlio in giardino, mentre proprio in queste ore arrivano conferme sui resti di un secondo scheletro, ritrovato sempre nello stesso cortile, appartenenti ad un altro bimbo partorito intorno alla 40/ma settimana e su cui sono ancora in corso di svolgimento analisi scientifiche. Lo scenario ipotizzato dalle forze dell’ordine è finora il più semplice, ricostruito andando indietro di mesi e mesi dallo scorso 9 agosto, quando nella terra di quella proprietà dai muri giallo ocra era stato ritrovato dai cani il corpo di un bebè di sesso maschile, e pochi giorni dopo altre ossa che hanno subito fatto pensare ad un fratellino.

Il primo infanticidio e il profilo della ragazza

A dare il primo allarme era stato il proprietario della casa confinante: “Lo abbiamo visto in una parte di giardino che si trova tra la nostra e la casa del vicino”. Il corpicino in un vialetto, nemmeno troppo occultato. Il bimbo era stato nascosto in fretta sotto un sottile strato di terra, avvolto in un telo e seppellito in una piccola buca scavata e ricoperta. Dopo il parto la 21enne, descritta come una responsabile studentessa di Scienze dell’Educazione a Parma, era partita per un viaggio in America assieme ai genitori e al fratello. Nei giorni in cui il neonato veniva ritrovato la famiglia – che viveva tutta assieme nell’abitazione indipendente – si trovava ancora negli Stati Uniti ed è stata ascoltata solo dopo il suo rientro.

La gravidanza tenuta nascosta a tutti, le parole della madre dell’ex fidanzato

Tante perplessità sulla gravidanza, che a quanto sembra la ragazza è riuscita a tenere nascosta a tutti: alla famiglia, al padre di suo figlio (con cui non aveva rapporti da mesi dopo due anni di fidanzamento) e alle tante persone con cui nel corso delle settimane ha avuto a che fare, né le conoscenze dell’oratorio, tantomeno le famiglie con cui collaborava per lavori di baby-sitting. Non è stata mai seguita da alcun ginecologo e avrebbe partorito da sola, in casa. Così come da sola avrebbe seppellito i neonati in giardino. “Fino a luglio indossava magliette corte e attillate. Era magra, la pancia non si vedeva”, hanno raccontato i residenti. Conferme anche dalla madre del fidanzato della 21 enne: “Mio figlio e la ragazza si conoscono da quando erano alle elementari, stavano insieme, e noi l’abbiamo vista due giorni prima di quel 9 agosto. Lui non sapeva niente della gravidanza, se ce ne fossimo anche soltanto accorti, l’avrei cresciuto io questo bambino. Lei poteva andare dove voleva”, ha dichiarato intervistata da Ore 14. “Mio figlio è sconvolto. Se era surreale il primo, il secondo credo sia qualcosa che va oltre”.

Il silenzio della Procura di Parma, che ora indaga sulla violazione del segreto di indagine

Nel frattempo si apprende che la Procura di Parma ha avviato un’indagine anche per violazione del segreto” di indagine, con riferimento al ritrovamento di resti del secondo bambino. La strategia della Procura era stata quella di preservare ogni altre informazione difendendosi da chi aveva criticato gli inquirenti nei giorni scorsi per avere ‘nascosto’ l’esistenza di un’inchiesta. “Pur consapevole della aspettativa della popolazione (non solo quella locale) a essere informata su ciò che è avvenuto, la Procura di Parma – in linea con le disposizioni normative – ha scelto la linea della massima riservatezza, fondata su due pilastri: preservare il segreto d’indagine e garantire la presunzione di innocenza”, si legge nel recente comunicato. Sul tema si menziona il timore dell’avvio di processi paralleli “che vengono celebrati, soprattutto in TV, con il rischio concreto di creare sovrapposizioni ed interferenze tra il processo mediatico ed il processo giudiziario”.

Traversetolo, quello che non torna sui due infanticidi

Sono tanti i punti interrogativi sulla misteriosa vicenda. Tanti i dubbi sul fatto che la ragazza non si sia servita dell’aiuto altrui, che i suoi genitori – con cui conviveva sotto lo stesso tetto prima di scomparire nel nulla a seguito dell’esplosione del caso – non si fossero accorti della gravidanza e poi del parto. Interrogativi che aumentano col ritrovamento del secondo scheletro (sul quale inevitabilmente dovrà essere fatta chiarezza nelle prossime ore, dall’identità dei genitori alle modalità di seppellimento apparentemente diverse dal primo cadavere) e dunque con la supposizione che ci si trovi in presenza di un analogo infanticidio, risalente ad un anno fa. Ma sul caso fa rumore anche il silenzio della Procura, che finora si è limitata appena a confermare la veridicità delle tante notizie filtrate senza aggiungere dettagli, causando forse l’effetto opposto a quello desiderato: un processo mediatico già iniziato dalla fitta presenza della stampa all’esterno della villetta che da giorni interroga i residenti di Traversetolo, e quest’oggi anche la madre del papà ritenuto pacificamente all’oscuro dei fatti, alla ricerca di dettagli e informazioni che potrebbero non corrispondere al vero, causando ulteriore scompiglio in ore in cui gli infanticidi alle porte di Parma hanno ormai conquistato il picco della notorietà.

Redazione

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