La nota delle autorità russe
Ucraina: Mosca minaccia dure misure di ritorsione dopo l’attacco nella regione del Rostov attribuito a Kiev
Oggi l’esplosione in un bar nella regione del Rostov, dove 15 persone sono rimaste ferite. Le autorità russe attribuiscono a Kiev la paternità dell’attacco, condotto tramite missile modificato. Ora la minaccia di ritorsioni, attraverso la nota del ministero degli Esteri di Mosca.
La Russia “si riserva il diritto di adottare dure misure di ritorsione” in risposta agli attacchi ucraini nella città di Taganrog. Questo è quanto si legge in una nota della portavoce del ministro degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova.
“Il 28 luglio, il regime di Kiev ha effettuato un altro attacco terroristico, sparando contro l’infrastruttura residenziale della città di Taganrog con un missile antiaereo del sistema di difesa aerea S-200, convertito in una versione d’attacco – si legge nella nota – i sistemi di difesa aerea russi sono stati in grado di rilevare e intercettare in tempo il missile, i cui frammenti sono caduti sul territorio della città. Diversi edifici sono stati danneggiati. Secondo i dati preliminari, diverse persone sono rimaste ferite dai frammenti di vetro delle finestre rotte”.
“Inoltre – prosegue il ministero degli esteri russo – oggi è avvenuto un tentativo di attacco terroristico sul territorio della regione di Mosca, dove un velivolo senza pilota e’ stato neutralizzato mediante difesa aerea. Non ci sono vittime o distruzioni. Condanniamo fermamente gli ultimi cinici atti terroristici del regime di Kiev, diretti contro la popolazione civile e le infrastrutture pacifiche. Ovviamente non avevano significato militare”.
“Chiediamo alla comunità e alle organizzazioni internazionali di condannare l’uso di metodi terroristici da parte delle autorità ucraine. La parte russa si riserva il diritto di adottare dure misure di ritorsione“, conclude la nota.
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