Ambiente & Benessere
Una nuova cultura del verde: l’appello dell’Associazione Kèpos
L’Associazione Kèpos chiede un cambio di passo nel settore. Il Green è un valore imprescindibile per la salute delle persone

Le piante – e con esse tutto il mondo vegetale – ci danno molto ma, apparentemente, non chiedono. Noi le immaginiamo come qualcosa di statico e di scontato. Le piante «da marciapiede» delle nostre città sono lì non perché belle, spesso lo sono anche, ma perché sono indispensabili. Ne abbiamo bisogno per esistere e per stare bene. Prima delle infrastrutture verdi, prima delle foglie «che cadono e sporcano», prima di tutto noi dipendiamo dalla loro esistenza. La loro Cura è la nostra Cura. Da queste riflessioni, e anche dalla necessità di dare valore a chi ogni giorno con professionalità diverse si occupa del verde nei nostri borghi così come nelle aree rurali e metropolitane, il 2 marzo 2023 nasce Kèpos – Libro Bianco del Verde.
Si tratta di un’Associazione di promozione sociale del terzo settore che ha origine in seno ad Assoverde e Confagricoltura. La sua genesi si muove nel solco del Libro Bianco del Verde, un progetto avviato ormai tre anni fa da un’idea sfidante. Era la fine dell’estate del primo anno della pandemia e si pensava di realizzare un grande evento che coinvolgesse decisori politici, progettisti, realizzatori e manutentori del verde, per ragionare insieme. Ma dopo? Da qui l’idea di un libro bianco. Un testo autorevole – ispirandosi al primo ‘white paper’ di Churchill del 1922 – con la capacità di incidere sulle politiche istituzionali e arrivare al cuore della gente con l’ambizione di creare una nuova consapevolezza, una nuova cultura del Verde, per contrastare i cambiamenti climatici, il dissesto idrogeologico, l’inquinamento, le elevate temperature dei centri urbani.
Il Verde come valore imprescindibile per la Salute delle persone, oltre che per la qualità estetica del paesaggio, con un ruolo strategico nei processi di sviluppo e trasformazione delle città, in linea con le sfide europee ed internazionali sul Clima, per la salvaguardia degli ecosistemi urbani e periurbani, e con i recenti orientamenti della Transizione ecologica e del PNRR, nel concetto più ampio di «One Health», come salute delle Persone, degli Animali e dell’Ambiente. Sono stati oltre quaranta i contributi della prima edizione, dove docenti universitari, ricercatori, decisori politici e tecnici delle amministrazioni, imprenditori e professionisti hanno contribuito a far grande l’idea iniziale. Ma il Libro Bianco doveva «muoversi», così da garantirne la diffusione e la capacità di incidere. Ed è così che ha preso il via un percorso sistematico e permanente, con convegni ed iniziative di livello nazionale e regionale in tante città italiane: Andria, Lodi, Milano, Genova, Catania, Firenze, Cagliari, Verona, Roma, di nuovo Milano, poi Napoli e Pesaro e il prossimo 18 luglio a Varese per presentare i «Criteri di certificazione dei Parchi per la Salute» – Focus 22/23 del Libro Bianco del Verde, ed avviare così la piena operatività di Kèpos – Libro Bianco del Verde.
L’associazione costituisce l’ambizione più visionaria: un movimento culturale, articolato e dinamico, che arrivi alle persone, e dai cittadini risalga verso i più alti livelli decisionali. Il Focus 22/23 sui «Parchi per la Salute», nato dalle importanti collaborazioni con il CREA e l’Istituto superiore di Sanità, ha raccolto 57 contributi tecnico-scientifici forniti da medici, ricercatori ed esperti del mondo della Salute e del Benessere psico-fisico che hanno lavorato congiuntamente con professionisti ed imprenditori del settore del Verde, per rappresentare su base scientifica la stretta connessione tra la Salute ed il Verde. Molti riterranno tale connessione scontata, sentita e risentita. La sfida vera, però, era ed è il fare sintesi. Per poi decidere. Si è così arrivati all’individuazione di Criteri misurabili e certificabili, che si tradurranno in proposta normativa per progettare, realizzare, curare e comunicare un Parco urbano che pensi esplicitamente alla Salute di chi lo vive: persone, animali e vegetali. Molti di noi hanno il privilegio di lavorare con il verde, gli alberi, i cespugli, i prati all’interno e all’esterno delle nostre città, così drammaticamente provate dai cambiamenti climatici e dalla egocentrica e miope disattenzione della nostra società.
A tutti va l’appello di Kèpos – Libro Bianco del Verde: riappropriamoci di quei valori che fondano queste professioni di cui non si parla quasi mai e che per i giovani possono rappresentare occasione di lavoro e soddisfazione. Sono valori concreti, tangibili, urgenti, che abbiamo perso per strada, distratti da altro. Questi valori non sono più negoziabili: «È tempo che i contadini rialzino la testa», ha detto un olivicoltore durante una delle tante presentazioni del Libro Bianco del Verde. È ora che chi lavora con gli alberi e con il verde reclami il giusto spazio. È tempo che la natura torni al centro della Politica con serietà e non con ideologismi superficiali, e al centro dei nostri interessi. I nostri figli ci chiedono da che parte siamo schierati. Quello che viviamo non è un tempo per pusillanimi. Kèpos – Bianco del Verde vuole iniziare a cambiare le cose.
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