In un panorama mediatico segnato da menzogne antisemite sul conflitto in Medio Oriente, Il Riformista ha scelto di tracciare una rotta diversa: dedichiamo uno spazio fisso a «Le ragioni di Israele» e abbiamo lanciato il manifesto «Dalla parte di Israele», che ha raccolto migliaia di adesioni in poche ore. Una scelta editoriale forte e coraggiosa per cui Bruno Gazzo, presidente della Federazione delle Associazioni Italia-Israele, mercoledì ha ospitato il direttore Claudio Velardi in una conferenza online per approfondire le ragioni dell’impegno del quotidiano al fianco dello Stato ebraico.

Velardi ha rivendicato la risposta – personale e morale – alla crescente deformazione del racconto sulla guerra a Gaza. Difendere Israele oggi significa anche difendere i valori democratici dell’Occidente, sempre più minacciati da spinte autoritarie. E non va dimenticato che il crescente sentimento anti-ebraico in Europa poggia anche su antichi pregiudizi, oggi rianimati da ideologie progressiste radicali. Un clima che non risparmia la sinistra, sempre più orientata versoposizioni ostili a Israele e anti-occidentali.

Gazzo ha allargato lo sguardo della riflessione, denunciando la penetrazione ideologica dei Fratelli Musulmani in Europa, spesso sottovalutata. Ha parlato di una strategia lenta ma incisiva che, sfruttando anche spazi popolari come lo sport, punta a influenzare opinioni e voti, soprattutto in aree urbane ad alta presenza musulmana. A conferma delle contraddizioni del dibattito occidentale, c’è un paradosso emblematico: Israele è l’unico Paese della regione a garantire pieni diritti alle persone Lgbt, eppure nelle manifestazioni Pride europee si inneggia a «Free Palestine».

«Spero ottimisticamente che abbiamo toccato il fondo della disinformazione», ha aggiunto Velardi. E il successo del manifesto del Riformista può segnare una svolta. Ma il lavoro è faticoso e richiede determinazione costante. D’altronde, l’obiettivo è molto ambizioso: una battaglia culturale, etica e civile per dare spazio a una voce sempre più soffocata.

Alessia Petrelluzzi

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