Dopo l’annuncio della possibilità di acquistare una macchina Tesla con i bitcoin data direttamente da Elon Musk su Twitter e il successo delle vendite delle opere d’arte digitali, la casa d’aste Sotheby’s diventa la prima azienda d’arte a introdurre come metodo di pagamento le criptovalute per le opere d’arte fisiche. E la prima sarà “Love is in the Air”, Banksy, tra le più famose dello street artist inglese, che sarà battuta all’all’asta a New York il 12 maggio.

Per il mondo dell’arte non è il primo importante cambiamento avvenuto in questi mesi. A sconvolgere la visione avuta fino a pochi mesi fa dell’arte tangibile sono state le cosiddette arti digitali del non-fungible token (NFT) che sono state apprezzate molto dagli acquirenti, che sono arrivati a pagare prezzi sbalorditivi. Gli NFT utilizzano un archivio digitale per certificare che il lavoro è originale e autentico e si affidano alla tecnologia blockchain.

Il mese scorso Sotheby’s ha presentato la sua vendita solo per NFT, la collezione “The Fungible“. La casa d’aste ha dichiarato in un comunicato stampa che la sua decisione di riconoscere ora le criptovalute come metodo di pagamento è un accordo “che definisce il mercato” e una “continuazione della sperimentazione di Sotheby’s con nuove tecnologie”. Sotheby’s, per l’opera forse più famosa di Banksy, permetterà il pagamento con Bitcoin o Ether. Il Bitcoin (BTC) è la prima criptovaluta e la più grande per valore di mercato, invece l’Ether è la criptovaluta nativa della blockchain di Ethereum, e seconda in ordine di grandezza dopo BTC.

Sotheby’s ha stimato che l’opera dell’artista anonimo più famoso al mondo può variare tra i tre e i cinque milioni di dollari che corrispondono a 35 e 53 Bitcoin. La casa d’asta è arrivata ad accettare il pagamento in criptovalute dopo una collaborazione con Coinbase, una delle più grandi piattaforme di scambio di criptovalute del mondo. Con questa collaborazione, Sotheby’s spera che, lanciando la sua adozione della criptovaluta con “Love is in the Air“, si onori l’eredità di Banksy unendo “il più grande disgregatore della finanza con uno dei più importanti rivoluzionari nel mondo dell’arte“.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia