Stop alla quarantena per tutti i viaggiatori che arrivano da Paesi extra-Ue a partire dal 1 marzo: per loro saranno valide le regole già previste per i comunitari.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti firmato oggi un’ordinanza: per entrare in Italia basteranno le stesse condizioni del Green pass ‘base’, ossia certificato di vaccinazione, di guarigione, o test negativo. Una buona notizia per l’intero mondo del turismo, attesa ormai da tempo. 

La decisione di Speranza arriva a poche ore da un altro segnale di apertura, stavolta partito da Bruxelles. Infatti i ministri per gli Affari europei dei 27 hanno raccomandato ai Paesi Ue di “revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Unione per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’Ue o dall’Oms“.

Le raccomandazioni per vaccinati e guariti

A partire dal 1 marzo per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei saranno vigenti le stesse regole già previste per i Paesi europei” ha scritto il ministro Speranza sulla sua pagina Facebook. Per l’ingresso in Italia sarà sufficiente una delle condizioni del green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.

Dal Consiglio europeo sono intanto arrivate le raccomandazioni, approvate oggi, per i viaggi verso i Paesi Ue che però non sono vincolanti: sono comunque le autorità degli Stati membri responsabili dell’attuazione di quanto raccomandato. 

Niente restrizioni per chi è vaccinato, ma “a condizione che abbiano ricevuto l’ultima dose del ciclo di vaccinazione primario almeno 14 giorni e non più di 270 giorni prima dell’arrivo o abbiano ricevuto una dose di richiamo” si legge sul testo. Nessuna limitazione neanche per chi è guarito dal Covid entro i 180 giorni precedenti il viaggio. 

Per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’OMS, gli Stati membri- si legge tra l’altro nelle raccomandazioni- potrebbero inoltre richiedere un test PCR negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza e potrebbero applicare misure supplementari quali la quarantena o l’isolamento. Un test PCR negativo prima del viaggio potrebbe essere richiesto anche per le persone guarite dal COVID-19, nonché per le persone che sono state vaccinate con un vaccino approvato dall’Ue ma che non sono in possesso di un certificato Ue o equivalente

I viaggi per i minori

In base al documento arrivato da Bruxelles, anche i minori di età superiore ai 6 anni e inferiore ai 18 anni, che soddisfano i requisiti stabiliti per gli adulti, dovrebbero essere ugualmente autorizzati a viaggiare. Chi non si è vaccinato, o non è guarito dal Covid, dovrebbe poter viaggiare con un molecolare negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza. Gli Stati membri potrebbero richiedere ulteriori test dopo l’arrivo, così come la quarantena oppure l’isolamento. Niente restrizioni per i minori di 6 anni.

Cambiano i parametri

Il Consiglio Ue ha anche rivisto i parametri affinché possa esserci una revoca delle restrizioni. In base alle nuove norme, il numero di casi di Covid per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni passa da 75 a 100. Anche il tasso settimanale di test effettuati per 100mila abitanti viene aumentato da 300 a 600.

Continuano ad applicarsi gli stessi criteri già esistenti, tra cui una tendenza stabile o decrescente di nuovi casi, un tasso di positività del 4 % tra tutti i test effettuati, progressi nella vaccinazione, la presenza di varianti di interesse o che destano preoccupazione e la risposta globale al Covid-19 nel paese. Si dovrebbe quindi continuare a tenere conto, caso per caso, della reciprocità. 

Altri cambiamenti che  caratterizzano le raccomandazioni del Consiglio Europeo sono il passaggio a un approccio basato esclusivamente sulla persona e la cancellazione dell’elenco dei Paesi. Quindi, per dare ai paesi terzi il tempo di aumentare i loro tassi di vaccinazione, la raccomandazione dovrebbe essere riesaminata dalla Commissione entro il 30 aprile 2022.

Roberta Davi

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